Rossi risponde a Castelli
Ascoli Piceno | I ritardi per il traforo di Croce di Casale? Castelli se la prenda con la precedente gestione ANAS.
Nella foga di apparire sempre e comunque sulle pagine dei giornali, il consigliere regionale Castelli adotta una tecnica ormai collaudata: prende un argomento e utilizza tutto quanto riesce a raccogliere in giro, senza troppo approfondire, per screditare gli avversari politici, anche se questi c’entrano ben poco.
L’ultimo caso in ordine di tempo è la vicenda del traforo di Croce di Casale. Citando una nota stampa dell’Amministrazione provinciale del giugno 2005, Castelli grida ai quattro venti, scrivendolo anche in un’interrogazione alla Giunta regionale, che la Provincia di Ascoli continua a fornire scadenze per l’apertura dell’opera senza alcun fondamento.
Riconfermiamo punto per punto quella nota che riportava testualmente passi di note formali inviate dal Compartimento ANAS di Ancona. Quelle comunicazioni, citando estremi di atti di impegno e somme stanziate, assicurava che la conclusione dei lavori sarebbe avvenuta entro l’inizio del 2006. Se così non è avvenuto, la colpa è della Provincia o di chi esegue i lavori?
Castelli farebbe bene dunque a indirizzare il suo impeto inquisitorio verso chi ha avuto negli ultimi cinque anni la responsabilità della gestione dell’ANAS, leggasi il governo Berlusconi.
Piuttosto: quando negli anni passati la Provincia, e in particolare l’allora assessore alla viabilità Giulio Saccuti, si dava da fare presso gli enti preposti, in primo luogo l’ANAS, per dare uno sbocco definitivo alla vicenda, non ci risulta che Castelli, né altri esponenti del suo schieramento allora al Governo, abbiano sostenuto quest’impegno per far sì che l’opera fosse finalmente conclusa.
Noi oggi non possiamo far altro che riferire, e prendere per buone fino a prova contraria, le assicurazioni che i vertici ANAS hanno fornito al presidente Rossi nel corso del recente incontro di Ancona con il ministro Di Pietro: l’asse viario che comprende il traforo di Croce di Casale sarà terminato nei primi mesi del nuovo anno. Stavolta abbiamo ragionevoli speranze che la scadenza sia rispettata visto che, come abbiamo avuto modo di constatare personalmente, i lavori si svolgono anche di domenica.
Il Presidente del Consiglio provinciale Giulio Saccuti
Il Presidente Massimo Rossi
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16/09/2006
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