Conosciuti da oltre 10 anni sulla scena nazionale dell’arte contemporanea, il GAD (Gruppo Aniconismo Dialettico) torna ad operare con un rinnovato parter di artisti. Il gruppo artistico, fondato dal critico e storico dell’arte Giorgio di Genova, nel corso della sua decennale esistenza, ha annoverato grossi nomi legati alle tendenze contemporanee italiane.

Dopo un breve stop di qualche anno, il collettivo è stato ricreato grazie alla ferma volontà del coordinatore del gruppo Walter Coccetta, artista di Terni, che ha contattato alcuni dei maestri italiani che sentivano la necessità di far sentire più forte il “grido artistico” della loro anima.

Modi di far pittura dissimili, percorsi di studi differenti, esperienze eterogenee distanziano, ma allo stesso tempo avvicinano i 5 componenti del gruppo - Teodosio Campanelli (San Benedetto del Tronto), Walter Coccetta (Terni), Renzo Eusebi (Vertova – BG), Fabio Piscopo (Cervara – RM) e Antonio Spinogatti (Guardiagrele – CH) – che sentono la necessità di creare una realtà dialettica nella quale confrontarsi e discutere di tecniche innovative piuttosto che di stili.

Dalla collaborazione tra i cinque nomi, è nato un primo grande evento espositivo alla Fortezza di Civitella del Tronto. Per un mese, la Rocca, il luogo fortificato un tempo a cavallo tra Regno delle Due Scilie e Stato Pontificio, è stata la location di una importante mostra del gruppo. L’evento è stato organizzato dal gruppo in collaborazione con Mario Tulini (sindaco di Civitella del Tronto), Gianni Neri (Assessore alla Cultura), Valentina Cheng (Delegata per i rapporti culturali Italia-Cina) e promosso da Tiziana Todi, Direttrice della Galleria d’Arte “Vittoria” di Roma.

La risonanza ottenuta e i favori di pubblico hanno richiesto una proroga del periodo di esposizione e la mostra, prevista dagli organizzatori nel periodo compreso tra il 22 luglio e il 22 agosto scorsi, è terminata il 10 settembre.

Le opere in esposizione hanno messo in luce i differenti caratteri degli artisti. Campanelli attraverso la sua scrittura segnica del “non senso”, ha fatto conoscere i suoi lavori imperniati di fantasia ed equilibri cromatici delicati; Coccetta, artista dalla pluriesperienza acquisita nel corso degli anni, prima in terra lombarda, la sua terra di provenienza, poi nei paesaggi umbri ed infine sulle colline abruzzesi, attraverso i lavori esposti, ha raccontato il passato, denunciato il presente e previsto il futuro. Una vena artistica che emoziona la sua, dona spunti di riflessione riguardanti il percorso misterioso della pittura-vita e offre elaborate componenti materiche che vibrano di silenzi rumorosi.

Eusebi è l’artista più sanguigno del gruppo, impagina, incasella, fonde la materia con il segno, regala nello spazio-tela dei veri e propri racconti, storie da leggere e rileggere che emozionano lo spettatore. Piscopo, di origini tosco-laziali, ha impreziosito l’evento con un pittura talvolta scontrosa, che racconta il quotidiano senza età e senza tempo; in particolare fa conoscere la sua idea di donna, creatura del sognato, feminino senza tempo. Spinogatti, artista discreto, silenzioso attraverso l’arte offre il suo spirito intimo rumoroso; le tele presenti alla mostra sono le due facce della stessa medaglia che uscendo e prendendo coscienza delle differenze, si nascondono dietro un equilibrio cromatico che crea un connubio con il mistero.

Terminata l’esperienza abruzzese, il GAD si è rimesso al lavoro per un grande evento artistico di risonanza nazionale che si terrà tra la primavera e l’estate del prossimo anno, ma del quale ancora nessun componente del gruppo vuole parlare.