Bollette inattese dal Ciip?
Ascoli Piceno | Lamministrazione comunale e il Ciip ne spiegano le motivazioni ai cittadini.
Stanno pervenendo proteste da parte di diversi cittadini che si sono visti recapitare bollette, emesse dal CIIP per conto del Comune, per “Fogne e depurazione” riconducibili al 2003.
Nel febbraio del 2003 la Giunta comunale approvò delle nuove tariffe per “fogne e depuratori” ma per venire incontro alle numerose richieste da parte dell’utenza volte ad ottenere una riduzione finanziaria del nuovo sistema tariffario, nel giugno del 2004 deliberò di ridurre di 100 euro la “quota fissa” applicata al minimo di € 103,291 per ciascuno degli anni 2002 e 2003 alle 3.473 utenze interessate dal nuovo sistema tariffario e diede mandato di riformulare conseguentemente i ruoli 2002 e 2003, senza peraltro l’applicazione di more e sanzioni nei confronti degli utenti che non avessero provveduto ad alcun pagamento ed operando, invece, la compensazione a coloro che avevano ottemperato a quanto richiesto nei ruoli.
A tale proposito occorre ricordare che fino a tale periodo l’individuazione degli utenti assoggettabili alla tariffa “Fogne e depurazione”, il calcolo delle quote nonché l’emissione delle relative bollette è stata gestita direttamente dal Servizio “Fogne e depurazione” del Comune in collaborazione con una ditta esterna e con il CIIP.
Dal gennaio del 2004, però, con il passaggio delle competenze all’ATO n. 5, venne soppresso il Servizio “Fogne e depurazione” e questo avrebbe potuto avere delle possibili ricadute negative nei confronti dell’utenza che aveva provveduto al regolare adempimento tariffario.
Per questo il sindaco Piero Celani promosse un incontro con il CIIP al fine di stabilire la proceduta tecnica da adottare allo scopo di applicare la riduzione della tariffa di diritto fisso depurazione stabilita dalla Giunta comunale per le utenze artigianali,commerciali e industriali.
Al termine dell’incontro si decise che il CIIP avrebbe provveduto all’emissione ai clienti di un assegno di rimborso della quota di diritto fisso depurazione qualora la stessa fosse stata già saldata. Ed ancora lo storno totale, da parte della CIIP, del diritto fisso depurazione addebitato nelle bollette CIIP che risultassero non pagate o pagate parzialmente, per differenziare gli importi dei canoni acqua da quelli del diritto fisso e l’accordo prevedeva che, in allegato, sarebbero stati inviati ai clienti la nota informativa concordata con il Comune e il bollettino per il pagamento dei soli canoni acqua dovuti.
Inoltre la CIIP si impegnò ad emettere, per conto del Comune, una fattura di addebito dell’importo dovuto relativamente al diritto fisso depurazione con intestazione e numerazione documenti riferiti all’Amministrazione comunale con una nota informativa nella quale si doveva indicare un Numero Verde o urbano al quale avrebbe dovuto rispondere personale assunto temporaneamente, allo scopo, dal CIIP per fornire informazioni. Infine l’emissione di un ruolo cartaceo e su supporto informatico per le dovute registrazioni contabili da parte dell’Amministrazione comunale.
Il CIIP per un disguido non ha provveduto ad allegare, contestualmente alle bollette, la nota informativa che avrebbe dovuto spiegare agli utenti il perché di determinati importi (così come fatto con questo comunicato). In ogni caso il CIIP e questo Comune sono a disposizione dei cittadini per ogni chiarimento.
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22/09/2006
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