Bella iniziativa del Comune di Castorano che ha aderito, come lo scorso anno, al progetto “puliamo il mondo”. Il più grande appuntamento di volontariato ambientale al mondo: “Clean Up the World” organizzato da Legambiente in collaborazione con ANCI e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca ed UPI.

Dopo il brillante e significativo obiettivo raggiunto nel 2005 con circa 1800 Amministrazioni Comunali con più di 700.000 cittadini tra adulti e bambini che vi hanno partecipato, anche quest’anno si terrà l’iniziativa nei giorni 22 – 23 – 24 settembre.

Il comune di Castorano, con l’assessore all’ambiente dott. Giorgio Morganti ha raccolto con entusiasmo l’invito del presidente ANCI Leonardo Dominici e del presidente di Legambiente Roberto Della Seta per testimoniare il proprio rispetto verso il territorio.

Oggi, 22 settembre, tutti i ragazzi della locale scuola elementare con il corpo insegnante e diversi genitori, oltre cento tra bambini ed adulti, con maglietta e cappellino giallo di Legambiente, muniti con guanti, scope si sono recati nella frazione Rocchetta, nei pressi degli impianti sportivi per pulire, raccogliere tutto ciò che non era nel rispetto ambientale.

All’inizio della manifestazione il dott. Giorgio Marini del circolo Legambiente di Ascoli Piceno ha illustrato il motivo di tale iniziativa soffermandosi ad alcune iniziative importanti portate avanti da Legambiente provinciale, come la chiusura della porcellaia di Force che inquinava il fiume oltre al luogo dove era ambientata, della fabbrica Carbon di Ascoli Piceno e della zona Sentina, riserva naturale alla foce del fiume Tronto. Alla fine della manifestazione sono stati affissi sui muri manifesti dove veniva evidenziato che la zona era stata pulita da volontari di Legambiente.

Sono state ore piacevoli per grandi e piccoli, momento anche di aggregazione per imparare a rispettare la natura non sporcandola, è stato detto che, il mozzicone di sigaretta che per disintegrarlo, da studi effettuati, ci vuole circa due anni.