“Conto di far approvare entro ottobre il piano sull’assetto idrogeologico da noi presentato ad Ascoli dall’Ufficio Sagi”. Così si è pronunciato il sindaco Giovanni Gaspari non molto tempo fa. Anche se, a ben guardare, le fasi che comprendono l’intero iter è da far tremare i polsi. Per realizzare gli “interventi a breve termine” o opere di mitigazioni si deve prima presentare la proposta di riperimetrazione, poi la stessa deve essere oportata all’attenzione della Autorità di Bacino la quale dovrà poi passare all’Ente Regione per la Conferenza programmatica.

Fatto questo deve sottostare al verifica del Consiglio Regionale e finalmente ricevere l’approvazione dell’Autorità di Bacino :”Ci vorranno almeno tre o quattro mesi” affermavano nella serata di giovedì sera due tecnici tra i più importanti del comune direttamente interessati al problema. Poi, si saprà che gli stessi avevano fatto le loro supposizioni non sapendo (!) che il progetto della riperimetrazione era già stato presentato all’Autorità di Bacino come lo stesso Gaspari ha avuto modo di ribadire più volte e riportato da tutte le testate di stampa.

Ma, a parziale discolpa dei due si può aggiungere che, se è per questo, lo stesso presidente della Commissione all’Urbanistica si è “accorto” della cosa il giorno successivo a quello nel quale aveva presieduto la Commissione che aveva per oggetto proprio la revisione delle regole sul Pai. Dei circa sei passaggi ne rimangono quindi pur sempre tre o quattro. Riuscirà Gaspari a mantenere fede alla sua promessa? “Sì, se nessuno tenterà di mettere il bastone tra le ruote ai tecnici preposti. Altrimenti, se ci dovessero essere dei ritardi, farò nomi e cognomi di quanti, nella minoranza, hanno cercato di intralciare deliberatamente il corso dell’iter. In una democrazia, anche se su schieramenti diversi, non si dovrebbe mai perdere di vista l’interesse comune che è quello dei cittadini”.

Più che normale a questo punto chiedersi chi sono le persone oggetto degli strali del primo cittadino. Senza pensarci su due volte il capogruppo di AN Pasqualino Piunti insorge e senza mezzi termini fa sapere a Gaspari che la sua è “Una dichiarazione inaudita e di una gravità senza precedenti. A questo punto il Sindaco non deve fare altro che divulgare immediatamente i nomi ai quali si riferisce. Se ciò non dovesse avvenire noi siamo pronti ad un esposto alla Procura Generale”. I più maligni sembrano avere obbiettato che, con la sua reazione, l’esponente di AN ha già provveduto a rispondere lui stesso per Gaspari.

L’unica cosa ancora non detta e da chiarire è casomai la natura degli intralci.  Ma visto che due tecnici e un presidente di commissione ignoravano la presentazione del progetto forse il primo cittadino dovrebbe iniziare a guardare in un altra direzione.. Dal canto suo il Presidente della Commissione all’Urbanistica Luca Vignoli ( AN) si limita ad osservare che :” L’auspicio di tutti è di arrivare il prima possibile allo sblocco delle attività legate all’edilizia ed alla realizzazione di quelle opere a medio e a lungo termine quali la pulizia di ponti e sottopassi che servono per ottenere la riduzione dei rischi di esondazione”.