“Questa protesta è per la ripresa dell’Ospedale di Recanati che in questo periodo sta passando un momento difficile. Stiamo lottando per far capire alla regione che questo Ospedale è importante qui a Recanati, prima di tutto perchè si trova in uno spazio della regione dove siamo a trenta chilometri da ogni altro Ospedale e poi perchè questo nosocomio ha ottocento anni di storia. Siamo in sessanta mila cittadini a pagare le tasse e abbiamo il diritto di avere una sanità che ci tuteli”

Con fermezza la signora che manifestava ha così risposto alla richiesta di chiarimenti circa l’assedio composto della piazza di Recanati durante la “Notte dei ricercatori UNICAM”. Una decina di cittadini muniti di cartelli con scritte si sono posti alla vista dei tanti che assistevano allo spettacolo presentato da Licia Colò e nato dalla collaborazione tra Università di Camerino, Provincia di Macerata, Città di Recanati, i Guzzini, Comune di Recanati, Libera Università di Bolzano.

“Meglio con la provincia di Canicattì che con la provincia di Macerata”, “Politici, vergognatevi tutti!”, “S.O.S. Cercasi Provincia per l’Ospedale di Recanati”, “L’Ospedale di Recanati funziona! Salviamolo!”, “Affinchè l’Ospedale si rafforzi il Comitato andrà sempre avanti!”: questi ed altri gli appelli declamati dai cartelloni portati in piazza Leopardi dalla cittadinanza. Un cittadino, quello di Recanati, che non vuole sentirsi abbandonato dall’amministrazione della sua provincia e della sua regione, che non vuole sentirsi l’ultima ruota del carro di un’amministrazione che talvolta tende a dimenticare chi ha bisogno di cure.