Ambiente: affidata la gestione delle oasi faunistiche
| MACERATA - Laffidamento è avvenuto con la procedura di un bando pubblico emanato nel febbraio scorso e una commissione di esperti ha esaminato i progetti presentati.
La Provincia di Macerata ha affidato la gestione naturalistico-ambientale di 5 oasi di protezione della fauna selvatica istituite sul territorio. Si tratta delle oasi “Monte Fietone” (Montecavallo), assegnata alla Federazione italiana della caccia; “Le Grazie” (Tolentino), assegnata al Wwf; “Castreccioni” (Cingoli), assegnata alla Coldiretti; “San Vito-Arcofiato-Polverina” (Camerino, Pievebovigliana, Fiastra) e “Porto Potenza Picena”, entrambe assegnate a Legambiente.
L’affidamento è avvenuto con la procedura di un bando pubblico emanato nel febbraio scorso e una commissione di esperti ha esaminato i progetti presentati. Le associazioni affidatarie debbono provvedere alla realizzazione finalizzati alla migliore gestione delle oasi, attraverso una strategia di tutela e di conservazione, nonché al ripristino ed alla fruizione dei luoghi. Nello specifico è previsto, per ogni oasi, l’elaborazione di una documentazione tecnico-scientifica che definisca il quadro conoscitivo di base degli habitat: la Carta della vegetazione, la Carta geologica, l’analisi del sistema antropico (infrastrutture, insediamenti, uso del suolo), nonché la cosiddetta “check-list”, una sorta di censimento delle specie faunistiche presenti: mammiferi, uccelli, anfibi, rettili.
Il Piano Faunistico Venatorio Provinciale prevede, inoltre, interventi specifici per ogni singola oasi. In linea generale questi interventi consistono nel monitoraggio della fauna attraverso censimenti pre e post-riproduttivi, nello studio specifico su specie di particolare importanza come l’aquila reale, la moretta tabaccata e il tarabusino, i miglioramenti ambientale ed il ripristino di biotopi naturali. Inoltre: realizzazione di pannelli informativi, percorsi e aree di accoglienza didattica per una migliore fruizione dell’oasi; interventi, almeno trimestrali, di pulizia e raccolta rifiuti.
Ecco una breve descrizioni delle oasi
Oasi “Monte Fietone”: ha un’estensione di 76 ha. nel territorio di Montecavallo. L’ambiente è quello tipico montano, compreso tra i 650 ed i 1.388 metri di altitudine, con boschi di roverella, carpino nero, faggio, arbusteti. Oggetto prioritario di tutela sono: aquila reale, coturnice, lupo.
Oasi “Le Grazie”: si estende per 163 ha. ed è costituita dal lago omonimo, da un tratto del fiume Chienti a valla e a monte del lago stesso e da un’area collinare a sud, ricadente nei territori di Tolentino e Belforte del Chienti. Oggetto prioritario di tutela sono gli uccelli acquatici.
Oasi “Castreccioni”: ricade all’interno del territorio di Cingoli e si estende per 113 ha., comprendendo l’omonimo lago. Oggetto prioritario di tutela sono gli uccelli acquatici.
Oasi “San Vito-Arcofiato e Polverina”: si tratta formalmente di due oasi; la prima (San Vito Arcofiato), ricade nel territorio di Camerino per 575 ha., costituiti da boschi cedui e in parte d’alto fusto, nonché arbusteti e pascoli. La seconda (Polverina) ha un’estensione di 235 ha. ed è costituita dal lago omonimo, da un tratto del Chienti e da un’area collinare ricadente nei territori di Camerino, Fiastra e Pievebovigliana. Oggetto di tutela sono: specie tipiche delle aree forestali e dei paesaggi agrari ed in particolare rapaci notturni; per l’ambiente lacustre gli uccelli acquatici in genere.
Oasi “Porto Potenza Picena”: si estende per 62 ha nella località omonima. E’ caratterizzata dalla presenza di 4 laghetti artificiali, profondi dai 4 agli 8 metri, che derivano dall’escavazione di ghiaia in aree di cave dismesse. In questa oasi sono oggetto prioritario di tutela: moretta tabaccata, tarabusino e uccelli acquatici in genere.
L’affidamento è avvenuto con la procedura di un bando pubblico emanato nel febbraio scorso e una commissione di esperti ha esaminato i progetti presentati. Le associazioni affidatarie debbono provvedere alla realizzazione finalizzati alla migliore gestione delle oasi, attraverso una strategia di tutela e di conservazione, nonché al ripristino ed alla fruizione dei luoghi. Nello specifico è previsto, per ogni oasi, l’elaborazione di una documentazione tecnico-scientifica che definisca il quadro conoscitivo di base degli habitat: la Carta della vegetazione, la Carta geologica, l’analisi del sistema antropico (infrastrutture, insediamenti, uso del suolo), nonché la cosiddetta “check-list”, una sorta di censimento delle specie faunistiche presenti: mammiferi, uccelli, anfibi, rettili.
Il Piano Faunistico Venatorio Provinciale prevede, inoltre, interventi specifici per ogni singola oasi. In linea generale questi interventi consistono nel monitoraggio della fauna attraverso censimenti pre e post-riproduttivi, nello studio specifico su specie di particolare importanza come l’aquila reale, la moretta tabaccata e il tarabusino, i miglioramenti ambientale ed il ripristino di biotopi naturali. Inoltre: realizzazione di pannelli informativi, percorsi e aree di accoglienza didattica per una migliore fruizione dell’oasi; interventi, almeno trimestrali, di pulizia e raccolta rifiuti.
Ecco una breve descrizioni delle oasi
Oasi “Monte Fietone”: ha un’estensione di 76 ha. nel territorio di Montecavallo. L’ambiente è quello tipico montano, compreso tra i 650 ed i 1.388 metri di altitudine, con boschi di roverella, carpino nero, faggio, arbusteti. Oggetto prioritario di tutela sono: aquila reale, coturnice, lupo.
Oasi “Le Grazie”: si estende per 163 ha. ed è costituita dal lago omonimo, da un tratto del fiume Chienti a valla e a monte del lago stesso e da un’area collinare a sud, ricadente nei territori di Tolentino e Belforte del Chienti. Oggetto prioritario di tutela sono gli uccelli acquatici.
Oasi “Castreccioni”: ricade all’interno del territorio di Cingoli e si estende per 113 ha., comprendendo l’omonimo lago. Oggetto prioritario di tutela sono gli uccelli acquatici.
Oasi “San Vito-Arcofiato e Polverina”: si tratta formalmente di due oasi; la prima (San Vito Arcofiato), ricade nel territorio di Camerino per 575 ha., costituiti da boschi cedui e in parte d’alto fusto, nonché arbusteti e pascoli. La seconda (Polverina) ha un’estensione di 235 ha. ed è costituita dal lago omonimo, da un tratto del Chienti e da un’area collinare ricadente nei territori di Camerino, Fiastra e Pievebovigliana. Oggetto di tutela sono: specie tipiche delle aree forestali e dei paesaggi agrari ed in particolare rapaci notturni; per l’ambiente lacustre gli uccelli acquatici in genere.
Oasi “Porto Potenza Picena”: si estende per 62 ha nella località omonima. E’ caratterizzata dalla presenza di 4 laghetti artificiali, profondi dai 4 agli 8 metri, che derivano dall’escavazione di ghiaia in aree di cave dismesse. In questa oasi sono oggetto prioritario di tutela: moretta tabaccata, tarabusino e uccelli acquatici in genere.
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05/09/2006
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