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Un "Re Mida" alla presidenza del Piceno Consid

Ascoli Piceno | Dura presa di posizione del Consigliere Giulio Natali ai danni dell'attuale presidente del Consid, Domenico Re

Dopo l’elezione di Domenico Re alla carica di Presidente del Piceno Consid, il Consigliere di An Giulio Natali rilancia una vecchia polemica risalente ai tempi in cui Re ricopriva l’incarico di sindaco di Castel di Lama.

 “Se non fosse tutto tremendamente serio ci sarebbe davvero da ridere. Domenico Re presidente del Piceno Consind: l’immaginazione al potere scrivevano sui muri i ragazzi francesi nel 1968, ma al Consorzio industriale è la faccia tosta che è al potere.

E’ vero, e va riconosciuto, che al Consind hanno trovato un valente amministratore, con molteplici esperienze e, soprattutto in un momento di grande difficoltà economico-finanziaria, hanno trovato un vero mago Houdini, un vero e proprio Re Mida che trasforma in oro tutto ciò che tocca.

Pensate, infatti, che il Re Mida Sindaco di Castel di Lama è riuscito ad incassare dal Piceno Consid la somma di 258858,45 euro, ovvero più di 500 milioni delle vecchie lire, vendendo dei manufatti (collettori fognari) che mai nessun amministratore (non di Castel di Lama ma di nessun Comune) poteva neanche pensare di alienare, anzi facendo finta di vendere quei manufatti (poiché i collettori fognari in oggetto non facevano parte di un area comunale, ma ricadevano invece nell’ambito di una proprietà facente capo ad alcuni privati cittadini) visto che nonostante i 3 anni trascorsi dall’incasso di quel danaro, non è ancora possibile dar corso a nessun atto pubblico di vendita.

E se tanto mi dà tanto ora il Re Mida Presidente Consind cosa riuscirà a tirare fuori dal cilindro dell’Ente? Proverà a vendere l’aria fritta o la Fontana di Trevi per risanarne le casse, definite da qualcuno come molto dissestate? Peraltro è necessario valutare anche un’altra circostanza: quella volta dei collettori fognari del Comune di Castel di Lama, a pagare al Re Mida Sindaco quei 500 milioni e rotti senza avere nulla in cambio fu proprio il Piceno Consind, allora sotto il regno Bastiani II, che ritenne di fare questo piccolo regaluccio al suo amico Re (non ancora Mida) di Castel di Lama.

Per cui pensate che divertimento ora per chi indaga su quella simpatica vicenda verificare che questi due personaggi amministrano insieme d’amore e d’accordo proprio quell’Ente che uno dei due, da Presidente, ha impoverito di 258000 euro e rotti, arricchendo il Comune di Castel di Lama, amministrato dall’altro come sindaco, per acquistare qualcosa di cui ancora oggi non ha la proprietà”.   

12/10/2006





        
  



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