Anche al Senato è andata in onda il solito canovaccio della Lega omofoba e misogina che già avevamo "ammirato" alla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura.

Il "cielodurismo" leghista si è prodotto in alcuni epiteti rivolti al Senatore Giampaolo Silvestri che è stato apostrofato al femminile.

Vorremmo suggerire ai signori della Lega che l'uso del femminile come insulto e dileggio è ormai un'arma spuntata che qualifica, in primo luogo chi la usa.

I signori della Lega dovrebbero finalmente accettare anche la loro parte femminile ed evitare di esorcizzarla.

Nell'esprimere solidarietà al Senatore Silvestri vorrei invitare la Lega ad un corso di bon-ton e di savoire faire.

Capisco che sarebbe un'impresa quasi titanica e che, da questo punto di vista non ci si possa aspettare molto, ma uno sforzo in questo senso sarebbe utile prima di tutto a loro.

Il vecchio pregiudizio per cui una donna omosessuale è un maschio mancato, e un maschio omosessuale è una donna mancata appartiene ad un retaggio omofobico che per  fortuna è morto è sepolto.