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Gocce di verità. Don Luigi M. Verzé e l’eutanasia

Acquasanta Terme | Venerdì 13 ottobre sul Corriere della Sera Gian Guido Vecchi scriveva: Don Verzé - “Staccai la spina per lasciar morire un amico”. Possibile? Ecco la verità.

di Giuseppe Orsini*


Sabato 14 e domenica 15 ottobre mia moglie ed io abbiamo partecipato al X Congresso Internazionale “EMMAUS: NEL VOLTO DI CRISTO L’UNITA’ DEGLI UOMINI”, organizzato dal Card. Fiorenzo Angelini nell’Università Urbaniana (Roma). Tra i relatori, Don Luigi Verzé, Presidente della Fondazione S. Raffaele (Milano). Il Cardinale Angelini lo ha pregato di chiarire il suo pensiero sull’eutanasia. Don Verzé ha invitato leggere la sua lettera pubblicata proprio domenica 15 da Avvenire, la sua relazione che sta per presentare ed in un libro che sta per uscire. L’ottantenne ma lucidissimo sacerdote ha criticato certa stampa che spesso scrive “presunte verità” solo per aumentare la tiratura.

Ecco la lettera ad Avvenire. “Caro Direttore, ritengo utile che Lei conosca la verità: 1. un mio carissimo amico e collaboratore nei primi anni 70 rimase praticamente privo di funzione cardiaco polmonare, fu attaccato ad un respiratore e vi rimase per quattro lunghissimi mesi di sofferenza. Era un cristiano solido. Comunione quotidiana. Dopo un po’ di giorni fui chiamato dal mio amico al suo capezzale. Era lucidissimo. Capii… Chiesi ai medici di smettere quell’accanimento, di far tutto per conservarlo, senza tormentarlo. Dovetti partire quasi subito per il Brasile e seppi che il mio amico continuò a sopravvivere. Poi, dopo alcuni giorni, mi giunse notizia che era spirato.

Questi i fatti veri. 2. La mia impostazione dottrinario-mentale è contenuta in un libro che uscirà tra breve, ma gliene anticipo un breve estratto che appartiene anche al testo di una conferenza inviata al Cardinal Angelici già dal mese di luglio u.s., conferenza che terrò domenica 15 ottobre, alla Pontificia Università Urbaniana. Tanto Le debbo, solo per rispetto alla verità. Suo Don Luigi M. Verzé”. Titolo della relazione (di cui ho copia): «Unità nella sofferenza e unità nella verità». Scrive Don Verzé: «Il suo comando (di Cristo, ndr) è chiaro: “andate, insegnate, guarite, risuscitate …” (Mt. 10,8). Il che significa che il male è sempre male e come tale va combattuto e vinto con la fede e con l’intelligenza, si tratti di male morale o di patologia fisica e psichica. Per eliminare questi mali non è lecito uccidere perchè la eliminazione della vita è il peggiore di tutti i mali proprio perché la vita è il migliore di tutti i beni; non occorre risalire a Ippocrate per capire questa verità».

La verità dei politici. Per il nostro Presidente del Consiglio bugia e verità . . . pari sono. El Pais (giornale spagnolo) ha intervistato Prodi: «Non sapevo nulla della relazione di Angelo Rovati. Ma anche se lo avessi saputo, che importanza aveva? Che io sapessi o meno, se mentivo o dicevo la verità in fondo è qualcosa senza importanza». L’ottavo dei Dieci Comandamenti dati da Dio a Mosè e ribaditi da Cristo recita: “Non dire falsa testimonianza”. Dio e suo Figlio si sono sbagliati? Negli USA prendono alla lettera l’ottavo Comandamento. Ricordate lo scandalo del Watergate (1972), scoperto dal Washington Post? A Richard Nixon costò la Presidenza USA. Ricordate il sexygate Bill Clinton - Monica Lewinsky?

Plebiscito per Prodi da il Giornale). Saint Vincent – Valle d’Aosta. 15 ottobre. Clemente Mastella, Ministro della Giustizia, dice: «Quattro milioni alle Primarie per Prodi? Erano tantissimi, ma proprio quattro milioni non credo. Oggi si cercano con la lanterna, come Diogene, questi quattro milioni. Ma se non si trovano è perché, evidentemente, non c’erano.

L’anno scorso ci fu una partecipazione straordinaria. Ripeto: furono tantissimi, magari due milioni, ecco, non più di due milioni». Si favoleggiò di circa dieci euro versati da ciascuno degli oltre quattro milioni (presunti) elettori. Molti dubitarono. Specialmente perché allora (Berlusconi imperante) pochi arrivavano a fine mese. Tristemente. Invece ora tutti felicemente arrivano . . . Già, dove arrivano? Non se ne parla più!

Circa i “plebisciti” . . . «Talvolta colgo un piglio, un modo di procedere, come se chi è al governo avesse vinto le elezioni con sei o sette punti di vantaggio. Non è andata così e credo sarebbe utile averlo presente». Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, La Stampa, 24/7/2006. Se ne terranno conto i nostri Trinchetti? Parlo di Prodi, D’Alema, Bertinotti, Di Liberto eccetera. Comunistamente elencando.

*Coordinatore Comunale FI

17/10/2006





        
  



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