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"Scultura sulla rotatoria: insulsa come questa Amministrazione"

Porto San Giorgio | Cesare Catà severo con l'Amministrazione comunale sangiorgese per l'opera che campeggia sopra la rotatoria recentemente inaugurata: non ha nulla di Porto San Giorgio

di Cesare Catà, scrittore e filosofo sangiorgese

Lo scorso 30 settembre, non senza l’ostentazione di una certa soddisfazione da parte dell’Amministrazione sangiorgese, è stata inaugurata la “celeberrima” rotatoria che da anni i cittadini attendevano, all’ingresso dell’Autostrada A14, nei pressi del cimitero, ai confini con la città di Fermo. Opera necessaria, giacché da tempo “immemorabile” quel tratto costituiva uno snodo stradale drammatico, registrando congestioni quotidiane e file talvolta imperscrutabili. Una situazione che d’estate, presa d’assalto San Giorgio dai tanti che ne riconoscono la bellezza, diventava insostenibile.

 Sorgono però alcune fondamentali domande, al domani di quest’inaugurazione. Una prima domanda, politica: l’idea e la concretizzazione del progetto non erano frutto della precedente Amministrazione di Centrodestra? Non si è limitata l’attuale giunta – e con quale glorioso sfarzo! – a dar seguito a un merito dei precedenti amministratori? Se così è, c’è da rilevare che di tutto ciò non si è fatto parola. E che non un esponente della ideazione di allora sia stato invitato alla nuova inaugurazione. Siamo forse di fronte a un tentativo politicante di far mostra di sé dell’attuale amministrazione (assai carente in fatto di opere e di lavori in genere per la città)? Probabilmente sì.

 Ma ciò che soprattutto oggi indigna è la scultura – quella sì, frutto delle menti dell’attuale amministrazione – posta sopra la rotatoria. Data la sua posizione alla “porta” della città, quella scultura, come in molti altri paesi italiani (si pensi a Riccione), dovrebbe essere il biglietto da visita dell’identità di Porto San Giorgio, un richiamo alla sua identità, alla sua storia, magari. Invece, il turista che visita la città, l’avventore che vi capita e il cittadino che vi fa ritorno, si trovano dinanzi, entrando a San Giorgio, una scultura insipida, di maniera, che corona una fontana stiticamente zampillante. Qui non conta il valore artistico dell’opera (a mio avviso senza infamia e senza lode, un’opera fondamentalmente e manieristicamente “decorativa”), ma il fatto che essa non abbia niente a che fare con la città di Porto San Giorgio.

Sarebbe bello vedere qualcosa che richiami il nostro Santo che uccide il drago, oppure le radici pescherecce della nostra città, laddove invece ora troviamo, sopra la rotatoria, una smozzicata ciambella di marmo – la quale non è in grado di dire nulla a chi fa ingresso in San Giorgio. A proposito di questa rotatoria, l’attuale amministrazione sangiorgese può rivendicare legittimamente solo una cosa: la paternità della scultura che inopportunamente e vuotamente vi ha messo sopra, come una patacca falsamente abbellente. Può rivendicare la mancanza di gusto nella scelta dell’opera, la vuotezza del messaggio che essa esprime, la completa sconnessione rispetto alla identità della città e dei cittadini di Porto San Giorgio. Tutto ciò è d’altronde in linea con lo stile che ha contraddistinto la presente amministrazione: al lavoro in una stanza chiusa, dentro il sindaco e (pochissimi) assessori: nessun legame con la città di Porto San Giorgio.

Chi ama Porto San Giorgio, e chi crede all’arte come qualcosa di vero, chiede oggi all’Amministrazione di sostituire quel punto interrogativo rovesciato all’ingresso del paese. Vorremmo entrare a Porto San Giorgio mostrando e affermando a chi arriva chi siamo, le nostre radici, la nostra identità. Ma so già che quest’invito cadrà miseramente nel vuoto. Perché, in barba all’arte e alla città, si è creduto ormai di abbellire un’opera pensata e realizzata da altri – ma con un pezzo scolpito che non dice nulla a chi passa e chi va. Dunque: l’opposto dell’arte, l’opposto del bello. La scultura sopra la nuova rotatoria esprime propriamente un’innocua inutilità. Forse, più che il biglietto da visita della città, si intendeva presentare quello dell’attuale amministrazione sangiorgese. Allora hanno fatto un’ottima scelta: molto azzeccata!

17/10/2006





        
  



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