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Inquino? Prendetemi a martellate in testa!

San Benedetto del Tronto | ".. .desidero essere preso a martellate, clavate e pugni in testa. In attesa che impari ad usare la metropolitana di superficie, la viabilità “dolce”, i piedi, la bicicletta, il bus, ecc, ecc...".

di Carmine Rozzi


Ora che la frittata è fatta bisogna vedere come digerirla. Era nell’aria (è proprio il caso di dirlo) che prima o poi si sarebbe superato, purtroppo molto facilmente, il tetto delle 35 giornate di smog permesse all’anno. Siamo alla 36/esima e ci si sta avviando alacremente e con tenacia verso la 37/esima. Da noi le polveri sottili non ci vengono solo in vacanza. Ci dimorano tutto l’anno. Le PM10, talmente piccole da risultare invisibili all’occhio umano, si sono talmente innamorate della Riviera delle Palme da metterci su famiglia e proliferare a ritmo continuo.

D’estate se ne scappano tutte fresche e ringalluzzite dai tubi di scarico delle macchine di turisti, residenti e da tutti quegli imbecilli (me per primo) che pur abitando in pieno centro urbano non sanno come mettere un piede dietro l’altro e così, per andare a mangiarsi una pizza, che so, in viale de Gasperi o in via Risorgimento, prendono la macchina da piazza San Giovanni Battista o da Santa Lucia. Questo per non parlare dei motorini che ormai, se non li compri a tuoi figli ad una determinata età e ad un determinato prezzo, è come farli andare in giro nudi. D’inverno le Pm10 impertinenti (giochiamoci su per paura di chiamarle con il loro vero nome: cancerogene) invadono l’aria dagli innumerevoli cunicoli delle nostre caldaie.

Il gas costa quel che costa (un occhio della testa) ma siamo in molti a dimenticarcene. Imprechiamo sulla cifra della bolletta ogni volta che ci arriva ma poi siamo pronti a sguazzare in 24/26 gradi ambientali tutto il giorno. Forse perché nessuno ci ha informato che potremmo, con una spesa tutto sommato modica, montare doppi vetri alle nostre finestre e finestroni isolando l’ambiente sia dal freddo che dal caldo. Il risparmio è assicurato e il ritorno dei soldi spesi garantiti. Provare per credere e chiedere informazioni ai paesi nordici che di freddo e di riscaldamento se ne intendono.

L’Amministrazione ha preso una chiara decisione in merito e da subito. Vuole assolutamente limitare la polluzione non gravando e non forzando troppo il quieto vivere dei cittadini. In altri termini : noi siamo talmente bravi che vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca. No. Non regge. Ci vogliono provvedimenti severi, drastici e subito. Talmente drastici, severi e immediati che noi cittadini avvezzi a vedere la morte in diretta (esempio: il filmino sull’incidente in metropolitana) ci svegliamo dal consueto coma mediatico accorgendoci che “veramente” qualcosa non va.

Per far questo non serve a niente dare dei “buffetti” sulla guancia come i famosi provvedimenti dello scorso anno correlati da una cinquantina di deroghe. O l’idea di chiedere alla Start di offrire viaggi gratis o di dare incentivi a chi cambia il carburante da benzina a metano. O di fare esperimenti con asfalto fonoassorbente a prova di polveri. Per attuare una sola di queste tre soluzioni occorrono anni. Perché, prima di modificare i mezzi, occorre cambiare le teste. Ditemi che nei futuri programmi scolastici verrà raddoppiato la figura della bicicletta. Che ne verrà esposta una in ogni classe. Che magari si inviterà un gran campione del passato a trascorrere una domenica ecologica da noi.

Promettetemi di far capire a tutti quei genitori che abitano a un chilometro dalla scuola che se vanno a prendere i loro figli a piedi e insieme passeggiano poi verso casa nessuno muore di stress da pedoni. Allora potrò pensare che questo problema forse ha una soluzione futura. San Benedetto, insieme ad altre due città italiane è stata presa come centro urbano di studio per l’esperimento dell’asfalto fonoassorbente.

Non è un riconoscimento. E’ un monito. Per questo io che inquino la mia città desidero essere preso a martellate, clavate e pugni in testa. In attesa che impari ad usare la metropolitana di superficie, la viabilità “dolce”, i piedi, la bicicletta, il bus, una sola macchina per quattro passeggeri che vanno nella stessa direzione, ecc, ecc.

19/10/2006





        
  



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