Il mercato del sabato, secondo voci che circolano in città, sarebbe giunto al capolinea. Questa considerazione lascia con l'amaro in bocca l'Associazione Commercianti di Fermo e Circondario, soprattutto perché è da anni che la stessa sollecita soluzioni, attraverso studi, proposte, convegni “purtroppo mai prese in considerazione dalle amministrazioni comunali che si sono succedute”, ha affermato il segretario, Ennio Viozzi.

“Ora apprendiamo che l'assessore al commercio sta studiando le soluzioni – ancora una volta senza un confronto preventivo con le Associazioni di categoria e gli operatori. Soluzioni che dovrebbero favorire il rilancio dell'appuntamento, anche in vista dello spostamento delle bancarelle da Piazzale Azzolino, per far posto al cantiere del Project financing, sul quale noi siamo da sempre contrari”. Vale la pena ricordare che l'Assocommercianti, non più tardi di un anno fa ha proposto, attraverso un convegno dal titolo “Il mercato del sabato: quali soluzioni?”, preceduto da uno studio approfondito, attraverso centinaia di interviste agli operatori, ai fruitori del mercato ed ai commercianti a posto fisso, alcune soluzioni, avallate da esperti del settore.

Tra queste ricordiamo il rilascio di almeno 50 nuove licenze (il mercato di Fermo è il solo ad aver accusato un calo di operatori), la diversificazione dei prodotti, la riunificazione del mercato in spazi diversi dagli attuali e la possibilità posticipare l'orario, portandolo al pomeriggio. “Oggi il mercato, cosi come strutturato – dice ancora Viozzi, non ha più ragione di essere. I pochi operatori presenti, già a mezzogiorno se ne vanno. Siamo dispiaciuti, ma dobbiamo dire di aver avuto ragione, quando affermavamo quello che oggi si sta verificando. Anche per questo motivo pensiamo che alla nostra associazione non possano essere addebitate responsabilità che sono di chi ha amministrato questa città ed in particolare il settore commercio. Per l'immediato futuro auspichiamo che le nostre proposte - finisce Viozzi - i nostri studi sul mercato e le Fiere, siano discussi, visto che sono i soli in possesso del Comune”.