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Scoperchiato il vaso di Pandora Partono anche da Teramo le denunce al Sindaco di Montesilvano

| TERAMO - La questione morale investe in Regione anche i mass-media: aperto il procedimento disciplinare contro il direttore de Il Centro per intercettazioni con il presidente della Fira.

di Nicola Facciolini


Scoperchiato il Vaso di Pandora in Abruzzo. Ce n’è per tutti, per politici, amministratori, giornalisti, avvocati e imprenditori. Mentre il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo ha deciso, all’unanimità, di aprire un procedimento disciplinare a carico dei giornalisti Antonio Del Giudice, direttore del quotidiano Il Centro e di Maurizio Piccinino, per presunte “violazioni deontologiche” (non penali) a seguito di alcune intercettazioni telefoniche relative indirettamente e marginalmente al caso dello scandalo Fira, partono anche da Teramo le denunce a carico del sindaco di Montesilvano Cantagallo e del suo assessore Di Blasio.

E scattano da una denuncia partita niente popò di meno che dal suocero dell’assessore alle finanze del Comune di Teramo Fernando Cantagalli. Il quale avrebbe avuto non poche difficoltà a gestire la vendita di un terreno a Montesilvano proprio a causa di presunte “oscure manovre” in atto da parte dell’Amministrazione Cantagallo di centrosinistra.

“Non mi stupisce di sapere – afferma l’assessore F. Cantagalli – quello che è successo: adesso non ci rimane altro da fare che agire in sede civile e penale per poter tornare in possesso dei nostri diritti negati”. La questione morale nella politica abruzzese così come nel difficile terreno del rapporto tra imprese, politica e mass-media, torna così prepotentemente alla ribalta regionale e nazionale. Ovviamente, siamo tutti garantisti. Ci mancherebbe.

Ma quando a sinistra succedono queste cose, stranamente una spessa cortina fumogena è sempre pronta a calare sugli eventi e tra la gente per offuscare loro le menti e con esse pure la credibilità di un mestiere, quello del giornalismo s’intende, difficile e troppo spesso costellato di troppi incredibili compromessi con il potere politico, economico e finanziario. Ma non eravamo il Quarto Potere? Oggi, pare di no.

Le intercettazioni non risparmiano più nessuno: la Magistratura, nel caso della corruzione al Comune di Montesilvano e nel caso Fira, è chiamata a fare luce su questi presunti misteri che poi misteri non sono: storie di corruzione sono! Molti sapevano e tacevano. L’importante è parlarne, non tacere il nostro disgusto, la nostra preoccupazione, di operatori dell’informazione e di cittadini onesti. Non possiamo tacere. Se siamo giornalisti, siamo anche chiamati a farlo, è un nostro preciso dovere, costi quel che costi, senza risparmiare nessuno.

La Magistratura, da parte sua, è vocata ad accertare tutta la verità. Il silenzio da parte nostra sarebbe un colpevole auto-goal che inevitabilmente ricadrebbe sulla credibilità dei liberi organi d’informazione. Non possiamo più tacere. E ci resta solo la speranza…in un futuro migliore.

17/11/2006





        
  



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