Finanziaria: spiagge, il parere degli operatori balneari
| Le novità contenute nel maxiemendamento alla Finanziaria trovano concordi gli imprenditori
"Credo si sia trovato il giusto equilibrio tra la possibilità di accedere alle spiagge libere e alla battigia, peraltro, di fatto, già oggi generalmente ottenibile senza costi per il turista e la necessità che fosse confermato l'uso della battigia esclusivamente per il transito e non la sosta", afferma Riccardo Borgo, Presidente del S.I.B. Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, che associa circa 10.000 imprese.
"Questo provvedimento ci sembra una 'difesa' della natura stessa dello stabilimento balneare - continua Borgo - che, nel tempo, ha rappresentato una importante connotazione per il nostro turismo. Per quanto riguarda la durata massima delle concessioni demaniali correlata agli investimenti effettuati, poi, la proposta dei 50 anni ci sembrava un incentivo forte a migliorare le strutture e le attrezzature, ma, se si è ritenuto che siano sufficienti i 20 anni ne prendiamo atto. Chiediamo, però, che questa opportunità possa realmente essere utilizzata dagli imprenditori che decidono di investire sul futuro delle proprie imprese.
Ricordo che questa è una misura indispensabile per poter accedere al credito, cosa che fino ad oggi ci è stata preclusa, in quanto non potevamo presentare come garanzia l'azienda ma solo i beni personali.
In merito agli abusi edilizi - continua Borgo - siamo d'accordo con questa nuova formulazione, in quanto viene chiarito che il provvedimento di revoca è applicabile solo in presenza di gravi illegalità.
Mi sembra, inoltre, opportuno - e noi lo avevamo già suggerito - che sia stato demandato alle Regioni, titolari delle competenze sul demanio marittimo, il compito di determinare, attraverso i Piani di utilizzo, un corretto equilibrio tra le spiagge libere e quelle in concessione, individuando, inoltre, sia gli accessi che le loro modalità d'uso.
Rimangono, poi, tutte le nostre preoccupazioni e perplessità per il calcolo dei canoni riferito alle pertinenze demaniali. Sarà sicuramente necessario chiarirne le modalità di applicazione - conclude Borgo - o modificarne i contenuti, diversamente il 20% delle imprese balneari non saranno in grado di sostenere questo pesante aggravio".
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19/11/2006
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