Civitanova danza trionfa sui palcoscenici italiani
| CIVITANOVA M. - Grazie alla presenza dellattrezzata Foresteria Comunale Imperatrice Eugenia dotata di diciotto posti letto, cucina, ufficio e sala riunioni, Civitanova Danza ospita da anni importanti compagnie italiane ed internazionali.
Civitanova Danza trionfa sui palcoscenici italiani. Dopo l'applauditissimo debutto dell'artista giapponese Saburo Teshigawara a Ferrara sabato scorso con lo spettacolo Black Water, provato durante l'estate nelle strutture di Civitanova Danza e le cui prime tracce sono state mostrate nel festival estivo, un altro spettacolo “targato Civitanova Danza” - Bicchiere bouquet chitarra e bottiglia della coreografa di Susanna Beltrami - approda a Milano, alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi dove debutta venerdì 3 e sabato 4 novembre.
Grazie alla presenza dell’attrezzata Foresteria Comunale Imperatrice Eugenia dotata di diciotto posti letto, cucina, ufficio e sala riunioni, frutto del restauro dell’ex Convento delle Suore Domenicane nelle immediate vicinanze del Teatro Annibal Caro, Civitanova Danza ospita da anni importanti compagnie italiane ed internazionali – come quelle di Saburo Testigawara e di Susanna Beltrami - in lunghi soggiorni di lavoro in cui sviluppare le loro nuove creazioni. Il binomio foresteria-teatro è naturalmente uno dei cardini dei progetti coproduttivi e di residenza che hanno visto la luce in questi anni.
Il giapponese Saburo Teshigawara - stella della danza contemporanea mondiale di solida formazione classica, ambita dai più grandi festival internazionali - ha scelto – la scorsa estate - la quiete delle strutture di Civitanova Danza presso la Città Alta per l’avvio del lavoro su una nuova creazione alla cui produzione hanno collaborato Civitanova Danza e Amat.
L’ospitalità di Teshigawara – nell’ambito del progetto Civitanova casa della Danza, il contenitore per i progetti di residenza e coproduzione di Civitanova Danza - ha avuto il sapore dell’esclusività: in una pausa momentanea delle sue tournée che lo vedeva impegnato dal Giappone alla Francia, da Londra a Madrid, il grande danzatore ha scelto infatti Civitanova Marche e il suo prestigioso festival per ‘incontrare’ nuovamente il pubblico europeo. Nel Cantiere aperto presentato al Teatro Annibal Caro il 4 agosto scorso, lo spettatore è stato invitato non a prendere visione del risultato concluso del lavoro, ma a partecipare al percorso affascinante della sua genesi. Ed ora lo spettacolo, dopo la prima nel prestigioso Teatro Comunale di Ferrara, sarà ospitato nei più importanti teatri e festival del mondo.
Anche lo spettacolo Bicchiere bouquet chitarra e bottiglia ha visto la sua genesi nelle “città della danza” durante l’ultima edizione del festival estivo nell’ambito del progetto Danzare l’arte.
Danzare l’arte è un momento di unione tra arti visive e coreutiche nel nome di un grande artista. Quest’anno è stata la volta di Picasso: la mostra a lui dedicata - Omaggio a Picasso – è stata l’occasione per un omaggio in danza al suo mondo, attraverso la produzione del festival che ha visto i giovani artisti dell’Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano, guidati dalla mano esperta della coreografa Susanna Beltrami, confrontarsi con l’artista che più di tutti ha incarnato temi, forme e inquietudini dell’arte del Novecento.
All’interno della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, fucina di attori, registi, drammaturghi e operatori teatrali, vive l’unico corso istituzionale italiano, dedicato alla formazione e al perfezionamento di coreografi danzatori e performer in ambito contemporaneo. Il corso, come Atelier di Teatrodanza, è nato nel 1986 ad opera di Luciana Melis e ha acquisito l’attuale configurazione di corso di studi professionali con obbligo di frequenza a tempo pieno nel 1990, quando alla sua direzione, in qualità di coordinatore e ideatore delle attività, è subentrata il critico e docente Marinella Guatterini.
Grazie alla presenza dell’attrezzata Foresteria Comunale Imperatrice Eugenia dotata di diciotto posti letto, cucina, ufficio e sala riunioni, frutto del restauro dell’ex Convento delle Suore Domenicane nelle immediate vicinanze del Teatro Annibal Caro, Civitanova Danza ospita da anni importanti compagnie italiane ed internazionali – come quelle di Saburo Testigawara e di Susanna Beltrami - in lunghi soggiorni di lavoro in cui sviluppare le loro nuove creazioni. Il binomio foresteria-teatro è naturalmente uno dei cardini dei progetti coproduttivi e di residenza che hanno visto la luce in questi anni.
Il giapponese Saburo Teshigawara - stella della danza contemporanea mondiale di solida formazione classica, ambita dai più grandi festival internazionali - ha scelto – la scorsa estate - la quiete delle strutture di Civitanova Danza presso la Città Alta per l’avvio del lavoro su una nuova creazione alla cui produzione hanno collaborato Civitanova Danza e Amat.
L’ospitalità di Teshigawara – nell’ambito del progetto Civitanova casa della Danza, il contenitore per i progetti di residenza e coproduzione di Civitanova Danza - ha avuto il sapore dell’esclusività: in una pausa momentanea delle sue tournée che lo vedeva impegnato dal Giappone alla Francia, da Londra a Madrid, il grande danzatore ha scelto infatti Civitanova Marche e il suo prestigioso festival per ‘incontrare’ nuovamente il pubblico europeo. Nel Cantiere aperto presentato al Teatro Annibal Caro il 4 agosto scorso, lo spettatore è stato invitato non a prendere visione del risultato concluso del lavoro, ma a partecipare al percorso affascinante della sua genesi. Ed ora lo spettacolo, dopo la prima nel prestigioso Teatro Comunale di Ferrara, sarà ospitato nei più importanti teatri e festival del mondo.
Anche lo spettacolo Bicchiere bouquet chitarra e bottiglia ha visto la sua genesi nelle “città della danza” durante l’ultima edizione del festival estivo nell’ambito del progetto Danzare l’arte.
Danzare l’arte è un momento di unione tra arti visive e coreutiche nel nome di un grande artista. Quest’anno è stata la volta di Picasso: la mostra a lui dedicata - Omaggio a Picasso – è stata l’occasione per un omaggio in danza al suo mondo, attraverso la produzione del festival che ha visto i giovani artisti dell’Atelier di Teatrodanza della Scuola Paolo Grassi di Milano, guidati dalla mano esperta della coreografa Susanna Beltrami, confrontarsi con l’artista che più di tutti ha incarnato temi, forme e inquietudini dell’arte del Novecento.
All’interno della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, fucina di attori, registi, drammaturghi e operatori teatrali, vive l’unico corso istituzionale italiano, dedicato alla formazione e al perfezionamento di coreografi danzatori e performer in ambito contemporaneo. Il corso, come Atelier di Teatrodanza, è nato nel 1986 ad opera di Luciana Melis e ha acquisito l’attuale configurazione di corso di studi professionali con obbligo di frequenza a tempo pieno nel 1990, quando alla sua direzione, in qualità di coordinatore e ideatore delle attività, è subentrata il critico e docente Marinella Guatterini.
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02/11/2006
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