Prosegue il programma di internazionalizzazione di Asteria, Istituto per lo Sviluppo Tecnologico e la Ricerca Applicata. Dopo la recente visita da parte del Ministro indiano del comparto dell’industria alimentare Subodh Kant Sahai, il direttore generale di Asteria Luca Tarquini illustrerà come la ricerca applicata rappresenti uno strumento di successo per il distretto agroindustriale in un convegno in Tunisia. Il 30 novembre 2006, infatti, si svolgerà a Gammarth il convegno dal titolo “La cooperazione industriale tra Marche e Tunisia”.

L’iniziativa è stata organizzata da Piceno Promozione, Azienda speciale della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, in collaborazione con la Regione Marche, che verrà rappresentata in quella sede dal Vicepresidente Luciano Agostini.

A moderare gli interventi e ad aprire ed introdurre i lavori del convegno sarà Algeo Marcozzi, Presidente di Piceno Promozione che, con molta dedizione e determinazione, porta avanti numerose attività a vantaggio dello sviluppo e dell’internazionalizzazione delle imprese del territorio. Questo convegno, a cui prenderanno parte oltre ad istituzioni ed esponenti del mondo industriale tunisino, anche altri imprenditori della nostra Provincia come Giovanni Cimini, Presidente del Consorzio Elmec e Graziano Di Battista, imprenditore e Presidente dell’Azienda speciale Eurosportello, rappresenta un momento di incontro di grande valore perché getta le basi per una proficua collaborazione con uno Stato, quello tunisino appunto, la cui priorità è l'accelerazione della crescita economica e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Con l'apertura dei mercati europei dal 1° gennaio 2008 infatti, la prima sfida della Tunisia è la competitività della propria economia rispetto ai paesi europei, accompagnata da un miglioramento della produttività ed un adeguamento delle infrastrutture. Per quanto riguarda l’interscambio con l’Italia (secondo partner dopo la Francia), si registra un saldo positivo in favore del nostro Paese, grazie ad un fortissimo incremento delle esportazioni nel settore energia e lubrificanti (+72%) e a fronte di un minore incremento delle importazioni sempre nello stesso settore.

Con la Francia e la Germania, l’Italia è pertanto tra i più importanti partners commerciali della Tunisia, paese che, oltre ad essere caratterizzato da un quadro istituzionale e politico stabile e con bassi livelli di rischio imprenditoriale, possiede anche molte affinità produttive alle specializzazioni manifatturiere italiane e quindi risulta una meta interessante anche per allacciare rapporti di cooperazione e relazioni economiche.

Nel corso del convegno, nella sessione dedicata ai Case study & best practice, si approfondiranno proprio tali aspetti, soprattutto in relazione ad alcuni settori strategici per la Regione Marche come le energie rinnovabili, la meccanoplastica, l’agroindustria, il florovivaismo, la calzatura e la pelletteria. Nell’ambito di una politica economica finalizzata allo sviluppo poi appare evidente la centralità della ricerca e dell’innovazione e, in tal senso, di un contributo di un istituto come Asteria che opera in maniera estremamente produttiva al fianco delle aziende italiane e i cui studi sono stati oggetto di interesse già anche da parte di imprenditori della Repubblica Ceca, della Polonia, dell’India e ora della Tunisia.