Il concetto è molto semplice: la politica del NO è contro gli interessi legittimi dei cittadini.
Dire NO e bloccare ogni attività è sicuramente un gioco perverso che danneggerà chi governa. Però… il danno discenderà sui cittadini che sono quelli che, alla fine pagheranno il conto molto salato.

A San Benedetto del Tronto l’Amministrazione Gaspari ha intenzione di bloccare o quantomeno di ostacolare il teleriscaldamento urbano che rappresenterebbe un’importante opportunità di uso razionale dell’energia e un grande contributo per la riduzione dei gas climalteranti e dell’inquinamento locale.

Grazie al teleriscaldamento, non solo l’ospedale, le cliniche, le scuole, lo stesso comune ne trarrebbero benefici economici, ma soprattutto migliaia di abitanti conseguirebbero un bel risparmio sui bilanci familiari.

Di fronte a questo stato di cose, c’è da domandarsi se sia politicamente corretto impostare l’azione di governo locale al solo scopo di affermare ad oltranza ragioni demagogiche ed interessi particolari.
La volontà di sbarrare il passo alla tecnologia più avanzata nella produzione di energia pulita, è un fatto grave ed ingiustificato che contravviene a tutti i principi e indirizzi di politica energetica e ambientale regionali, nazionali, comunitari e globali.

Troppi no hanno frenato lo sviluppo della nostra città, che fatalmente porta all’immobilismo e dunque alla retrocessione quando gli altri camminano.
Tutta la città vuole il teleriscaldamento !

E la strada dell’ammodernamento e dell’interesse generale non può essere ostruita da artificiali riunioni di quartiere in cui la volontà dei pochi partecipanti non riflette la volontà delle migliaia di cittadini assenti; a tal riguardo il Club Forza Italia “Don Luigi Sturzo” valuterà l’opportunità di attivare idonee forme di consultazione popolare.

Sappia l’Amministrazione Gaspari che il mondo è cambiato anche per loro, che non resteremo in silenzio e che ci adopereremo per far conoscere ai cittadini come amministrano ‘male' la nostra città, perché ciò di cui abbiamo realmente bisogno è la messa in sicurezza di certi amministratori dal ‘rischio ottusità'".