Non è bastato neanche un nuovo Consiglio Comunale ad appena due giorni da quello precedente per giungere a capo dei venti punti all’ordine del giorno. Questo perché la minoranza ha inteso rimarcare con dovizia di dettagli ed interventi i punti ritenuti poco chiari o da approfondire. Finisce che occorrerà una terza convocazione per domani mercoledì.

Anche questa “puntata “ è stata in gran parte dedicata all’Urbanistica. Nuova riunione del Consiglio comunale dedicata all’urbanistica lunedì 18 dicembre. Sono stati discussi e approvati solo tre punti tra quelli all’ordine del giorno per l’assise di venerdì 15, che era stata appunto rinviata a ieri. Su proposta del consigliere Ds Palma Del Zompo, il Consiglio ha votato la prosecuzione della seduta mercoledì 20 dicembre alle ore 21, contestata dal gruppo di An, che non ha partecipato al voto. Il punto riguardante il risparmio energetico è stato approvato all’unanimità.

Esso riguarda i muri perimetrali e i solai degli immobili (esistenti e di nuova costruzione) che potranno avere uno spessore aggiuntivo di 25 cm, senza che esso venga calcolato tra i volumi “concessi” dal Comune, onde permettere un migliore isolamento termico, dunque una minore dispersione del calore d’inverno e una maggiore protezione dal caldo d’estate. Per le coperture (per esempio le “falde del tetto”) lo spessore aggiuntivo sarà di 10 cm. La delibera ricalca una disposizione della Provincia di Ascoli riguardante gli immobili di nuova costruzione, salvo estenderla anche a quelli esistenti. Il consigliere del Nuovo Psi Paolo Forlì ha presentato un emendamento con il quale chiedeva, oltre all’estensione indicata, anche la concessione di maggiori “bonus”.

Su invito del consigliere Laversa della Rosa nel pugno l’emendamento è stato ritirato, onde approfondirlo e magari ridiscuterlo in futuro. Il consigliere di An De Vecchis ha chiesto che norme sull’“ecocompatibilità” avrebbero potuto trovare spazio nella variante normativa sull’art. 48 delle Norme tecniche di attuazione del Prg, approvata venerdì scorso (quella variante modificava le modalità di attuazione degli standard di verde e servizi, concedendo ai privati la possibilità di convenzionarsi con il Comune: quest’ultimo acquisirà dunque gratuitamente le aree, in cambio di edificabilità). Il capogruppo di Forza Italia Gabrielli ha invece invitato ad un dibattito complessivo sulle energie alternative, senza preclusioni verso gli impianti a biomasse, come quello di cui si parla per l’ex discarica di Colle Sgariglia.

Il sindaco Gaspari ha affermato di apprezzare l’unanimità sul provvedimento emersa dal dibattito e di voler favorire in generale il risparmio energetico tramite bioarchitettura, fonti alternative, innovazioni tecnologiche. Ampia discussione sul punto n. 14, riguardante l’istituzione di un “forum dei tecnici” per discutere del nuovo Piano regolatore. Il forum verrà ospitato sulla pagina web del Comune (www.comunesbt.it) e sarà aperto a tutti. Verrà però emanato un bando pubblico (in base ai criteri indicati dalla commissione Assetto del territorio), per raccogliere le candidature al ruolo di “moderatore”:

Tra tutte le domande presentate il Consiglio comunale sceglierà quindici moderatori (7 architetti, 3 ingegneri, 1 laureato in economia, 1 in sociologia o antropologia, 1 geologo, 1 geometra, 1 perito industriale o agronomo), che raggrupperanno gli argomenti emersi nel forum e li proporranno alla discussione del Consiglio o delle commissioni consiliari e resteranno in carica 30 mesi (questi passaggi sono stati oggetto di tre emendamenti, poi approvati, presentati dal sindaco Gaspari).
Respinto un emendamento del consigliere di An Vignoli, che chiedeva di ridurre da 15 a 1 i moderatori e di non retribuirli con un gettone di presenza (rimborso che invece è stato stabilito nella misura del 50% del compenso spettante ai consiglieri comunali per ogni seduta delle commissioni consiliari, quest’ultimo pari a 35,14 euro lordi).

Lo stesso Vignoli ha contestato che questo gruppo di moderatori potrebbe costituire «una “lobby” e una anomalia rispetto al lodevole intento della partecipazione alla costruzione del Prg». Contestazioni anche da Felicetti della Lista Martinelli, il quale ha chiesto di coinvolgere tutti i cittadini e invitato il sindaco a chiarire se l’elaborato del prof. Bellagamba verrà abbandonato o meno. In difesa del forum sono intervenuti i capigruppo dei Ds Evangelisti, della Margherita Palestini e dell’“Unione” Bruni. Quest’ultimo ha apprezzato in particolare il contributo “intellettuale” del forum e dei moderatori.

Contestazioni: di De Vecchis sul possibile conflitto di interessi tra i tecnici e la materia in discussione; di Poli di Forza Italia sul fatto che il lavoro sul Prg verrebbe in questo momento iniziato da capo; di Forlì e Pino Nico (Udc) sull’esclusione dal forum di altre categorie socio-economiche. Dopo gli interventi di Menzietti (Margherita), Assenti (Forza Italia), Urbinati (Ds) e Gabrielli, Leo Sestri della Rosa nel pugno ha fatto notare che la relazione che verrà prodotta dal forum potrà essere vagliata, per fugare dubbi di conflitti di interessi vari. Nella sua replica, il sindaco Gaspari ha affermato che «il Piano Bellagamba non è il nostro piano, perché manca di un’anima, ovvero di una visione del futuro, oltre che di una preventiva analisi socio-economica. Ma non è tutto da buttare».

Ha inoltre affermato di voler seguire un percorso trasparente, contestando ad esempio il fatto che il prof. Bellagamba ricevesse tecnici e imprenditori dopo aver depositato la sua bozza in Comune. Quanto al forum dei tecnici, il sindaco ha affermato trattarsi di uno degli strumenti dell’“urbanistica partecipata” che intende praticare per il Prg. Ma nella discussione, secondo il sindaco, verranno coinvolti anche i quartieri, le associazioni, l’ufficio di piano, il progettista, ecc. «Al momento», ha concluso, «gli indirizzi che seguiamo sono quelli formulati dal Consiglio comunale nel 2002 e nel 2003. Il filo conduttore del Piano sono i giovani, per il contributo di idee e di lavoro». A tal proposito il sindaco ha affermato di voler re-istituire il premio Liburdi per raccogliere contributi da parte di giovani laureati.

Al punto 15 il Consiglio ha approvato l’istituzione di borse di studio di tre mesi (rinnovabili fino ad un massimo di un anno, per circa 1.000 euro lordi al mese) per giovani laureati in architettura, pianificazione del territorio, ingegneria di età massima 35 anni, i quali parteciperanno al lavoro preparatorio sul Piano regolatore effettuando la schedatura del patrimonio edilizio comunale. Approvato un emendamento di Gabrielli, il quale chiedeva che venga stilata una graduatoria “per titoli e colloquio” e uno di Forlì (modificato nel corso della discussione) per estendere il contributo non solo alla schedatura, ma anche alle “idee e proposte”.

Emendamenti e punto votati quindi da tutto il consiglio, tranne An (astenuta sull’emendamento Gabrielli) e dalla Lista Martinelli (Poli si è astenuto sul punto). Il sindaco Gaspari ha elogiato questo provvedimento come «un altro strumento di partecipazione, oltre al forum». De Vecchis ha affermato non trattarsi di “borse di studio”, ma di lavoro precario, effettuato senza tutte le tutele previste dal diritto del lavoro. Felicetti è tornato sul Piano Bellagamba, invitando il sindaco a convocare una relazione del progettista in Consiglio comunale e contestando l’utilità del contributo di giovani laureati. Affermazione, quest’ultima, duramente contestata da Menzietti. Il sindaco ha replicato parlando di «segnale di apertura verso l’esterno», ed ha annunciato che il Comune potrebbe ospitare nel 2007 40 obiettori di coscienza.