Una scuola seria, autorevole e credibile. A questo aspira il Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, intervenuto sabato 2 dicembre al convegno “Cinque sfide per una scuola che funzioni”, per migliorare il sistema educativo. «Ritengo legittima ogni forma di rivendicazione – ha dichiarato il Ministro Fioroni- ma la prima necessità è un impegno ciclico di docenti e studenti. Credo che la società abbia l’obbligo di istruire e formare. Far emergere un impegno civico all’interno della comunità per combattere il bullismo ed il disagio». Un appello ai famigliari affinché ascoltino i loro figli, non li facciano sentire soli, in quanto la scuola non può sostituirli in questo importante compito. Pertanto i docenti possono concorrere alla formazione dei ragazzi.

Nel corso del dibattito il Ministro Fioroni ha messo in evidenza altri punti sui quali intervenire ovvero l’incremento dell’autonomia scolastica rispetto a quanto è stato fatto negli anni precedenti e l’ammodernamento della valutazione. «Penso che il Governo stia affrontando in maniera decisa il ruolo della suola. – ha affermato il Sottosegretario Pietro Colonnella, presenta al convegno – Noi siamo un Paese dove i laureati sono poco più della metà della media europea. Dunque l’impegno per la scuola sarà decisivo».

Opinione condivisa dal presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca che ha aggiunto: «La scuola deve recuperare la sua centralità, in quanto è una palestra di vita e formazione». Il seminario rientra nell’ambito del Progetto Frames promosso tra gli altri, dalla Regione, dalle Province di Teramo ed Ascoli Piceno, dai Comuni di Martinsicuro e San Benedetto del Tronto, dalla Fondazione Libero Bizzarri.