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Niente biglietti di auguri, la Provincia acquista un computer per un malato di SLA

Ascoli Piceno | Devoluta la somma per una giusta causa.

foto di un malato di SLA che utilizza il computer a controllo oculare

Anche quest’anno la Provincia non ha inviato i biglietti augurali ad autorità, enti, associazioni. La corrispondente somma verrà invece utilizzata per dare risposta ad un appello di una cittadina residente in un comune della Provincia che nei giorni scorsi si era rivolta al Presidente Rossi perché l’aiutasse a raccogliere l’ingente somma necessaria a dotare il papà, malato di SLA (sclerosi laterale amiotrofica), di un computer capace di trasformare in parole il movimento oculare, l’unico metodo rimasto all’uomo per comunicare con il mondo esterno.

L’Amministrazione provinciale si è subito mossa contattando enti pubblici e privati in grado di contribuire alla raccolta della somma necessaria (circa 20.000 euro): attualmente infatti l’ausilio non è fornito dal Servizio Sanitario Nazionale. La risposta è stata confortante: tra gli enti pubblici hanno già dato la loro adesione l’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto, attraverso la presidente e sindaco di Castel di Lama Patrizia Rossini, e il Servizio Salute della Regione Marche. Tra i privati hanno già formalizzato la loro disponibilità le Banche di Credito cooperativo del territorio e la COOP. Altre adesioni sono attese per i primi giorni del nuovo anno, quando si riuniranno i relativi organi decisionali. Sarà ora l’UMEA, l’unità multidisciplinare per l’età adulta dell’ASUR che della si occupa delle problematiche di cittadini disabili, ad attivarsi per l’acquisto del computer, uno strumento molto sofisticato che consente al malato di parlare attraverso un sintetizzatore vocale attivato da un computer ottico.

“Sono veramente lieto che la risposta al nostro appello sia stata così immediata e convinta – dice il presidente della Provincia Massimo Rossi – tutti siamo rimasti colpiti dall’appello che ci ha rivolto questa donna per conto del padre con parole che denotano una volontà di vivere e di comunicare nonostante le terribili conseguenze di questa malattia. L’iniziativa che abbiamo lanciato e alla quale hanno aderito tanti soggetti vuole essere un segnale, lanciato proprio con l’approssimarsi del Natale, di privilegiare, una volta tanto, la sostanza piuttosto che la forma, la qualità della vita, anche di queste condizioni di vita, e i valori della solidarietà rispetto ai tradizionali modelli consumistici”.

22/12/2006





        
  



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