"Perchè cercate in mezzo ai morti colui che è vivo? Il senso dell'Infinito". Un titolo suggestivo per un sabato di cultura e riflessione sul senso profondo del Natale. A parlarne, interagendo con la platea, sarà Cesare Catà, filosofo e scrittore sangiorgese, protagonista domani a Fermo a Palazzo Paccarone alle 17.30 della prima di due conferenze sull'essenza del pensiero Occidentale.

Si inizierà con una riflessione sul senso dell'Infinito nei Vangeli, per poi passare a un'analisi storico-filosofica del concetto nella storia della Cristianità occidentale, fino al Medioevo, con Abelardo, San Francesco, Nicola Cusano. Il secondo incontro, sabato 30 dicembre, è intitolato "Fides et Ratio: la lezione di Ratzinger", ed incentra la discussione sul Pontefice, e sul fatto che, come Benedetto XVI scrive, l'Infinito è centrale nel pensare occidentale, attraverso un rapporto reciproco fra fede e ragione, in cui l'apice del pensiero non è comprendere tutto, ma l'incontro con un Mistero inconcepibile.

Cesare Catà ha già tenuto negli anni scorsi due cicli di conferenze su tematiche filosofico-teologiche, riscuotendo sempre notevole successo di pubblico e partecipazione agli incontri. Nel 2004 i parlò intorno al tema "Dire no a Cristo. Riflettere sulle nostre radici cristiane d'Europa", e l'anno dopo si tornò con "Sesso morte, linguaggio: c'è altro?". E dopo due anni a Porto San Giorgio, ci si sposterà questa volta a Fermo, con il patrocinio dell'Amministrazione comunale.