di Michele Rastelli, vicesindaco di Fermo

In merito all’impianto di recupero rifiuti situato ad Ete Caldarette lascia di stucco l’affermazione del diessino Buondonno “ Nel merito poi [Il Sindaco Di Ruscio] non dice la verità perché l’impianto di smaltimento è stato autorizzato dal Comune…”

Innanzi tutto, perché Buondonno definisce Impianto di Smaltimento Rifiuti quello che in realtà è tutta altra cosa e cioè un Impianto Recupero Rifiuti? Effettivamente non conosce l’argomento, oppure semplicemente cerca di creare ad arte confusione? A questo punto le cose non possono che essere due: o Buondonno conosce l’argomento e le procedure ed allora, spiace dirlo, si configura la malafede, oppure non le conosce affatto ed allora sarebbe il caso di informarsi prima di fare affermazioni non vere che se da un lato potrebbero far comodo politicamente, dall’altro potrebbero pure far perdere credibilità.

Come si fa infatti a dire che l’impianto sia stato autorizzato dal Comune? Il Comune non ha autorizzato un bel nulla. L’impianto esiste ed opera in ottemperanza alla modulistica predisposta dalla Provincia in base all’ex art. 33 del Decreto Ronchi. Se questo è smentibile, invito la Provincia a farlo. La Provincia e nessun altro. Al di là di tutto resta comunque l’amara riflessione sull’atteggiamento della sinistra: a livello nazionale (Ronchi è stato ministro dei Verdi) e sovracomunale ( la Provincia è di sinistra) fa tutta una filosofia sui rifiuti, poi quando a livello comunale montano le proteste che fa? Si assume le proprie responsabilità e difende il proprio credo? Macchè! Ovviamente cavalca la protesta e cerca, come l’alta scuola politica insegna, di addossare le responsabilità a qualche altro, meglio se di centrodestra. In fondo si parlava di filosofia, mica di realtà!