Un’altra porta aperta dall’amministrazione comunale sull’annosa questione dell’esproprio dell’area ex Grand hotel. È stato infatti approvato nell’ultimo consiglio comunale, dopo l’ok della provincia, la variazione del piano regolatore per l’esproprio dell’area e per la relativa realizzazione di una grande piazza verde, punto di forza di questa amministrazione (non è la prima che realizza) in una zona storica del comune rivierasco, che ha rappresentato negli anni passati uno snodo fondamentale per il turismo del comune grazie alla presenza dell’ormai scomparso Grand Hotel.

Il progetto della costruzione della piazza sembra convincere, quello su cui ci si scontra è il ricorso al Tar, che ricordiamo verrà discusso in un’aula di tribunale il prossimo 9 Gennaio, del privato ( la società CAA srl) che si vedrà espropriato dell’area. La società privata aveva avanzato proposte sull’utilizzo della superficie, proposte queste che vennero discusse con l’attuale amministrazione ma che non trovarono pareri favorevoli avendo provocato dei dubbi soprattutto per quanto riguarda la realizzazione di un esercizio commerciale e la costruzione di un silos sotterraneo utile a risolvere la questione del parcheggio, nota dolente di Porto San Giorgio, soprattutto nel periodo estivo. Discorso questo che non lascia indifferente l’amministrazione la quale ha in mente di risolvere interessando altre zone come quella di Via XX Settembre e Viale Cavallotti piuttosto che quella del lungomare.

Le voci contrarie non mancano: dall’Assessore Bragagnolo che aveva proposto di impiegare la cifra per altri progetti, a Del Vecchio (AN), il quale aveva lanciato l’idea di una ricostruzione del vecchio e storico Grand Hotel, oltre all’idea di rimandare ogni decisione al dopo 9 Gennaio. Il sindaco Brignocchi si è espresso circa i dubbi che il progetto della CAA aveva provocato presso l’amministrazione rilasciando anche dichiarazioni inerenti fatti privati e personali della CAA, sulla quale ha risposto il legale della stessa, Avv. Agostini:” sono state dichiarazioni assolutamente private e riservate, lesive delle ragioni della proprietà e della sua immagine. Ci riserveremo quindi di agire presso le sedi competenti.”