Quella che segue è la lettera inviata dal capogruppo dei Comunisti Italiani Loreto Del Giovane al sindaco di Porto San Giorgio Claudio Brignocchi, invitandolo ad abbandonare il posto nella Commissione d'inchiesta su urbanistica ed edilizia.

Un organo instaurato dal Consiglio comunale per un controllo sulle pratiche dal 1998 ad oggi, commissione di cui proprio Del Giovane, che più volte se ne era fatto promotore, sarà coordinatore. Tra i 7 componenti dell'organismo figura anche il primo cittadino, un posto che secondo l'esponenti del Pdci dovrebbe essere occupato da altri, per evitare che il controllato diventi anche controllore, mettendo a rischio la credibilità della Commissione.

"Caro Sindaco, la richiesta, a suo tempo, firmata anche dal sottoscritto, di mettere all’o.d.g. del Consiglio comunale la istituzione di una commissione d’indagine sulle vicende urbanistiche delle due ultime amministrazioni comunali, nasceva dalla necessità di avere un luogo ove, in primis, poter, serenamente, affrontare, approfondire e chiarire molti aspetti delle questioni urbanistiche, oggetto di forti conflitti, polemiche, di reiterati interventi della stampa e della magistratura, ancora in corso.

In secondo luogo l’esigenza avvertita era quella di sottrarre questo confronto ai tempi della attività amministrativa, segnata dai suoi ritmi, necessità, prese di posizione di appartenenza, che mal si conciliano con la competenza, profondità, giusto distacco e terzeità che le questioni urbanistiche trattate, richiedono. E’ con riferimento a quest’ultima caratteristica che sono rimasto molto deluso e amareggiato nel veder proposto il Tuo nome quale componente della commissione istituenda. Senza che ciò possa essere da Te interpretata come responsabilità preconcetta, vi è da dire che è profondamente sbagliato che Tu partecipi in qualità di Sindaco e capo dell’esecutivo ai lavori di detta commissione. Tutte le commissioni d’indagine, a qualsiasi livello istituzionale, non prevedono, per ovvie ragioni, la presenza dei soggetti che hanno concorso all’adozione degli atti, oggetto di indagine, in una sorta di controllato e controllore. Per esempio Massimo Agostini, assessore all’urbanistica nella passata amministrazione, ha correttamente declinato l’invito a farne parte.

Un’idea alta della politica, non disgiunta da una visione etica di correttezza istituzionale, confortata dalla condivisione di molti cittadini che, in questi giorni, mi hanno avvicinato, mi inducono ad insistere nella richiesta delle Tue dimissioni, convinto che la stessa non possa trovare fondamento nel principio della maggioranza, proprio del Consiglio Comunale ma nei principi di indipendenza e di terzeità, che la Tua presenza, oggettivamente, non garantirebbe.