Domani al Teatro Luigi Cicconi andrà in scena “Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon, una bellissima storia agrodolce di sconcertante attualità, condita con sapiente umorismo. La commedia vede protagonista un’ insolita e amabilissima coppia formata da Claudia Koll e da Attilio Corsini che qui, oltre a firmare la regia, fa da bizzoso contraltare all’angelica protagonista, la quale ha trovato un’inedita e magistrale chiave espressiva.

“Prigioniero della seconda strada”, di cui si ricorda anche una bella edizione cinematografica con la regia di Melvin Frank e protagonisti Jack Lemon e Ann Banckrof, è del 1975 e racconta le vicende di una coppia newyorkese che in una torrida estate si trova ad affrontare una crisi economica. Lui è solo un piccolo uomo onesto licenziato all’improvviso, lei è una donna coraggiosa che sa volare più alto, senza fare rumore, come solo le donne sanno fare. Per questo non sarà difficile, assistendo a questa messa in scena, rispecchiarsi nei problemi di questa famiglia, nelle loro paure che sono poi le stesse che attanagliano la nostra società e che possono farci sorridere, sia pure con amarezza.

Il merito di Corsini è quello di disegnare il personaggio con originalità, creando una propria personale lettura del dirigente newyorchese, invece che nevrotico piuttosto regredito allo stato infantile a causa di una società che talvolta fa crescere senza maturare. Vera rivelazione e attrazione di questo spettacolo è, però, Claudia Koll che sa interpretare con magistrale dolcezza e grazia il ruolo della moglie che corre in aiuto del marito, oltraggiato e ferito dal mondo in cui vive. Claudia Koll è brava a virare in una moglie accomodante, nella quale molte donne del Bel Paese non faticheranno ad immedesimarsi. Il tutto sperando (sognando) che alla fine arrivi una bella nevicata a rendere tutto più rassicurante.