Rete viaria e finanza di progetto attraverso le concessioni regionali
| ANCONA - La Giunta esamina una proposta di legge.
Potenziare il sistema viario regionale, qualificare le arterie stradali, agevolare i collegamenti con la rete nazionale. Sono questi gli obiettivi di una proposta di legge che la Giunta regionale ha deciso di predisporre (attraverso il proprio servizio Legislativo), puntando sull’integrazione delle risorse pubbliche con quelle private.
Le Marche, dunque, si aprono all’opportunità offerte dalla cosiddetta “finanza di progetto”: uno strumento introdotto, in Italia, con una legge nazionale del 1998 e già avviato anche dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Il primo obiettivo - come annunciato dallo stesso presidente della Regione Marche (nel corso della recente conferenza stampa di fine anno) – potrebbe essere la realizzazione della strada di collegamento tra il porto di Ancona e l’Autostrada A14. “Le Marche – ha sottolineato il presidente, relazionando in Giunta – intendono dotarsi una normativa che agevoli la realizzazione delle arterie stradali di maggiore interesse per lo sviluppo della comunità regionale.
Una strategia più facilmente conseguibile, se conseguita ricorrendo alla collaborazione dei privati interessati a investire nella nostra regione. La finanza di progetto è un nuovo strumento amministrativo che valorizza l’uso delle risorse pubbliche: con i fondi disponibili, infatti, è possibile realizzare più progetti, sulla base di un piano economico che remunera, nel tempo, gli investimenti realizzati, liberando nuove opportunità finanziare per altre iniziative”. Secondo le indicazioni emerse in Giunta, nelle Marche il project financing verrà sperimentato iniziando dalla grande viabilità. La proposta di legge in elaborazione disciplinerà le funzioni amministrative nel settore della rete viaria di interesse regionale (autostrade regionali, strade trasferite alla Regione o di interesse regionale).
Sarà il Consiglio regionale a individuare queste arterie, sentita la Conferenza delle autonomie locali. Alla Regione competeranno le funzioni di progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e controllo delle concessionarie autostradali (relativamente all’esecuzione dei lavori, alla conduzione delle opere, ai piani finanziari e all’applicazione delle tariffe). Sentita la competente Commissione regionale, la Giunta individua gli interventi da realizzare, il sistema di realizzazione e l’eventuale limite di partecipazione finanziaria della Regione. La stessa Regione promuove, poi, gli accordi con le altre Regioni, coinvolgendo le Province interessate. La classificazione e declassificazione della strade provinciali e comunali, anche se comprese nella rete d’interesse regionale, competono alle Province e ai Comuni. Viene istituito anche un fondo per la viabilità regionale, nel quale confluiscono le risorse europee e statali, in aggiunta a quelle regionali.
Le Marche, dunque, si aprono all’opportunità offerte dalla cosiddetta “finanza di progetto”: uno strumento introdotto, in Italia, con una legge nazionale del 1998 e già avviato anche dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Il primo obiettivo - come annunciato dallo stesso presidente della Regione Marche (nel corso della recente conferenza stampa di fine anno) – potrebbe essere la realizzazione della strada di collegamento tra il porto di Ancona e l’Autostrada A14. “Le Marche – ha sottolineato il presidente, relazionando in Giunta – intendono dotarsi una normativa che agevoli la realizzazione delle arterie stradali di maggiore interesse per lo sviluppo della comunità regionale.
Una strategia più facilmente conseguibile, se conseguita ricorrendo alla collaborazione dei privati interessati a investire nella nostra regione. La finanza di progetto è un nuovo strumento amministrativo che valorizza l’uso delle risorse pubbliche: con i fondi disponibili, infatti, è possibile realizzare più progetti, sulla base di un piano economico che remunera, nel tempo, gli investimenti realizzati, liberando nuove opportunità finanziare per altre iniziative”. Secondo le indicazioni emerse in Giunta, nelle Marche il project financing verrà sperimentato iniziando dalla grande viabilità. La proposta di legge in elaborazione disciplinerà le funzioni amministrative nel settore della rete viaria di interesse regionale (autostrade regionali, strade trasferite alla Regione o di interesse regionale).
Sarà il Consiglio regionale a individuare queste arterie, sentita la Conferenza delle autonomie locali. Alla Regione competeranno le funzioni di progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e controllo delle concessionarie autostradali (relativamente all’esecuzione dei lavori, alla conduzione delle opere, ai piani finanziari e all’applicazione delle tariffe). Sentita la competente Commissione regionale, la Giunta individua gli interventi da realizzare, il sistema di realizzazione e l’eventuale limite di partecipazione finanziaria della Regione. La stessa Regione promuove, poi, gli accordi con le altre Regioni, coinvolgendo le Province interessate. La classificazione e declassificazione della strade provinciali e comunali, anche se comprese nella rete d’interesse regionale, competono alle Province e ai Comuni. Viene istituito anche un fondo per la viabilità regionale, nel quale confluiscono le risorse europee e statali, in aggiunta a quelle regionali.
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15/01/2007
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