Il Vescovo incontra la stampa
San Benedetto del Tronto | Durante il tradizionale appuntamento, istituito per celebrare San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Mons Gestori illustra lo stato della Diocesi.
di Marco Braccetti
da sinistra: Don Romualdo Scarponi, leggermente coperto dall'immagine di San Francesco di Sales, Mons. Gervasio Gestori, Don Andrea Marozzi
“Nella Diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto la pratica religiosa è ancora abbastanza sentita, la religiosità naturale è ampliamente diffusa, esiste un laicato attivo e desideroso di essere valorizzato, le parrocchie sono vivaci, il mondo giovanile appare dinamico”. Queste le parole del Vescovo Gervasio Gestori riguardo lo “stato della Diocesi” pronunciate ieri durante l’incontro con i giornalisti operanti nel territorio diocesano, in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono della categoria. L’incontro, organizzato dal settimanale L’Ancora, si è svolto presso il centro Biancazzurro.
“La situazione sociale- prosegue il Monsignore- appare ancora abbastanza tranquilla, specialmente nell’interno, anche se la mentalità soggettivistica attuale sta fortemente attaccando la struttura etico-relgiosa tradizionale”. La Diocesi ha una storia recente. E’ stata costituita il 30 settembre 1986, in seguito alla fusione di due antiche Diocesi: quella ripana (voluta da S. Pio V nel 1571) e quella di Montalto (creata da Sisto V nel 1586).
La popolazione diocesana è di 134.000 persone (nel 1998, anno dell’ultima rilevazione, erano 126000); i sacerdoti ordinati dal 1998 sono stati 43 e l’età media, da allora ad oggi è scesa da 64 a 55 anni “Un segnale davvero positivo” commenta il Vescovo.
L’incontro tra il titolare della diocesi ed i rappresentanti della stampa locale è una tradizione che si perpetua dal 1987. Il 20 Maggio è per la Chiesa la giornata delle comunicazioni sociali. Il tema scelto quest’anno da Papa Benedetto XVI è “I bambini e i media: una sfida per l’educazione”.
“I bambini non sono piccoli consumatori- ammonisce Gestori- o puri oggetti di attenzione degli adulti, ma sono persone particolarmente bisognose d’aiuto, in quanto ancora in fase di crescita. Essi hanno bisogno di relazioni umane autentiche, di esperienze di amore vero, di momenti di gioia libera, di rispetto della loro dignità. Necessitano di essere aiutati a crescere tramite una rispettosa e libera educazione. Questa opera educativa- prosegue l’alto prelato- potrà essere efficace solo se vedrà una sana e convinta collaborazione tra tutte le diverse agenzie formative: famiglia, scuola, Chiesa, società e mezzi di comunicazione. La loro divergenza è normalmente causa di scompensi nella crescita dei più piccoli, con conseguenze deleterie per l’intero tessuto sociale”.
Don Vincenzo Catani, archivista del vescovato, ha presentato alla stampa ben tre volumi pubblicati recentemente. Il primo, un autentico pozzo d’informazioni storiche, contiene i nomi di battesimo di tutti i suddiaconi, dei diaconi, dei presbiteri e di tutti quelli che hanno prestato la loro opera religiosa presso la Diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto, dal lontano 1586 ai giorni nostri. Il secondo, un volume sulla vita di Simone Filippovich, Fra Simone, un sacerdote francescano d’origini slave, morto a Ripatransone ed ivi sepolto. L’ultima opera celebra il X anno di episcopato del Vescovo Gervasio Gestori presso la nostra Diocesi, un volume con molte fotografie, ma soprattutto ricco di omelie prodotte dal Vescovo durante questi dieci anni. “E’ un libro fatto con tanto amore, ma anche con tanta professionalità e perizia” ha detto Don Vincenzo.
Il mese di febbraio per i vescovi marchigiani sarà un mese molto importante. Dal 12 al 17, infatti, è prevista una loro visita a Roma, durante la quale pregheranno davanti alle tombe degli apostoli Pietro e Paolo ed incontreranno, in udienza singola e particolare, il Santo Padre. Mons. Gestori, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, sarà ricevuto la mattina del 16 febbraio. Tutti i vescovi celebreranno mercoledì 14 una messa in San Pietro, con la partecipazione di un numero altissimo di pellegrini provenienti dalle Marche, probabilmente più di 7000, almeno 1000 dei quali dalla nostra Diocesi.
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25/01/2007
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