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" Risposta a Petrelli: Ciccanti forza di propulsione di Celani "

Ascoli Piceno | Petrelli attacca l'UDC prendendo a pretesto una intervista al Senatore Ciccanti di qualche settimana fa, sostenendo contraddittorie tesi.

di Stefano Orsini*


Abbiamo letto ancora contro voglia la prosa di Petrelli, perché ancorata stoltamente alla ricerca di visibilità attraverso una polemica inutile quanto sterile. Sappiamo che Petrelli è stato iscritto nel 2004 all'UDC e che per i suoi motivi personali se n'è andato, conservando quel risentimento tipico degli ex, che sfoga oggi con mal celato rancore.

Però le sue manifeste cattiverie vanno svelate con il nostro pacato ragionamento.
Petrelli attacca l'UDC prendendo a pretesto una intervista al Senatore Ciccanti alla Messaggero di qualche settimana fa, sostenendo queste contraddittorie tesi:

1) le critiche devono essere costruttive, secondo Petrelli - che parla a nome della nuova DC di Rotondi - e quelle di Ciccanti no lo sarebbero perché se il Comune "è una delusione totale", la colpa è pure dei quattro assessori UDC; anzi, per tale sillogismo Ciccanti è contro i suoi assessori. La penna brillante di Petrelli, però, scorre senza seguire la logica di ciò che scrive, perché qualche riga dopo, fa l'elenco delle cose che non vanno (polo universitario, piano regolatore generale, case minime, traffico, sosta, etc.) ed afferma che non c'è dubbio che l'Amministrazione Celani "debba essere incoraggiata è stimolata". Avendo avuto paura di essere stato onesto con sé stesso, si affretta a dire, qualche riga dopo, che " è doveroso riconoscere anche il lavoro positivo del sindaco Celani". Solo che - probabilmente a corto di idee ed argomenti - non spreca una parola per adempiere a tale "doveroso" riconoscimento;

2) se le cose vanno male al Comune, secondo la sapiente logica del "Rotondi ascolano", la colpa è anche dell'UDC, che ha ben quattro assessori, i quali pare che non avrebbero fatto sentire mai la propria voce.

È qui che cade l'asino! Se avessero fatto sentire la propria voce, il Petrelli di turno, avrebbe sentenziato: se non condividete l'operato della Giunta, perché non vi dimettete? Sfugge al nostro prode segretario della Nuova DC, che gli assessori UDC non hanno niente a cui si possa rimproverare alcunchè: sono volenterosi e lavorano sodo e in silenzio, con spirito di lealtà, avendo rappresentato al Sindaco tutte le preoccupazioni del Senatore Ciccanti.
Dette preoccupazioni e le relative soluzioni, sono state da anni rappresentate a voce, per iscritto e perfino con ordini del giorno in consiglio comunale. Che altro si deve fare?

Il 14% delle politiche rispetto al 17% delle comunali, è per l'UDC un successo storico, determinato proprio dallo stesso Senatore Ciccanti (da non dimenticare che alle provinciali e regionali, quando non è candidato il Senatore l'UDC ha risultati ancora inferiori).

Quindi nessuna preoccupazione! Così come l'apertura ad alcuni "volenterosi" del centrosinistra, non è un tema solo di Casini e di Ciccanti, ma di tutto il partito - sicuramente di quello ascolano - che nella propria strategia ha l'obiettivo di ricongiungersi con "i fratelli separati" democristiani, per rifare un "grande centro" alternativo alla sinistra. L' intervento di Petrelli però dimostra che tra "i sonni turbati" c'è pure il suo, oltre quello di Castelli, perché la preoccupazione di uno sganciamento dell'UDC dall'attuale coalizione della CDL, è più sua che del Sindaco Celani, che sul punto non ha battuto ciglio. Proprio qui, però, sta la differenza tra noi e la Nuova DC: noi siamo liberi e agiamo nell'interesse dei cittadini, Petrelli e soci, invece, si muovono nella difesa del " padrone".e interessi individuali e di parte ci sono, questi stanno tutti dalla parte di chi difende la " compagnia del dolce far niente" alla quale, probabilmente, aspira ad iscriversi lo stesso Petrelli.

*Segretario Provinciale Giovani UDC

26/01/2007





        
  



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