Poesie d'amor perduto
San Benedetto del Tronto | Mario Lamberti, giovane regista e sceneggiatore, ha presentato al Barcode, una raccolta di sue poesie. "Dopo il dolore", questo il titolo dell'opera: un viaggio in versi attraverso tutte le fasi di una delusione amorosa.
di Marco Braccetti
Un momento della presentazione: Mariano Lamberti, con il libro in mano, declama una sua poesia
Un’altra bella iniziativa quella organizzata dal Barcode lo scorso sabato. Mariano Lamberti, sceneggiatore e regista (nel 1997 ha vinto il premio Libero Bizzarri) ha presentato il suo libro“Dopo il dolore”, una raccolta di poesie edita da “Liberi di Scrivere”.
L’autore, ventinove anni, è nato a Pompei, ma risiede da molti anni a Roma, dove lavora per la TV satellitare Sky; ha studiato regia a New York ed attualmente sta realizzando per Rai3 una fiction, dal titolo “Colpi di Sole”, che andrà in onda la prossima estate. “E’ un lavoro a cui tengo molto, realizzato con gli autori che collaborano con Luciana Littizzetto e dal sapore almodovariano. Spero che sarà apprezzato dal pubblico”
Le poesie di Lamberti, frutto di esperienze direttamente vissute dall'autore, raccontano in versi le varie fasi del dolore dopo una grande delusione d’amore: dalla disperazione iniziale al senso enorme di solitudine, dalla rassegnazione sino al conclusivo superamento.
Spiragli di luce non si intravedono durante il corso della lettura; bisognerà attendere l'ultima parte(che dà titolo alla raccolta)per vedere nero su bianco che una salvezza, in fondo, si può sempre scorgere.
“L’essere abbandonati da una persona che abbiamo amato profondamente genera un dolore grandissimo. Una sofferenza simile l’ho provata solo quando sono morte delle perone a me care. Scrivere queste poesie mi ha aiutato nell’elaborazione del lutto. Sono fermamente convinto delle proprietà terapeutiche della scrittura.”
La presentazione è andata avanti, tra letture di poesie e brani di musica classica, eseguiti con bravura dal giovane violoncellista Giorgio Grazioli, che, nel giorno della memoria dell’Olocausto, ha voluto dedicare un pensiero ai milioni di morti: “La musica di Bach vola fino in cielo, ad allietare le anime di tutti quelli che, per colpa di un’ideologia folle, hanno dovuto subire terribili martiri”
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28/01/2007
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