La Federazione di Fermo del neo-costituito Partito Comunista dei Lavoratori parteciperà Sabato 17 Febbraio a Vicenza alla manifestazione contro l’allargamento della base militare americana Dal Molin. Un pullman, con partenza da Fermo (p.zza Dante) partirà alle ore 7.30 e si unirà alla mobilitazione di svariate decine di migliaia di persone.

"Una decisione che trasformerà l’aeroporto civile di Vicenza nella base logistica più importante dell’esercito americano - spiega Alessandro Fulimeni, coordinatore della federazione di Fermo nel Partito comunista dei lavoratori -  Ospiterà la 173^ Airborne Brigade, attualmente impegnata a sopprimere il popolo irakeno. Manifestiamo contro un governo che,come il precedente governo Berlusconi, procede comunque per la sua strada di complicità e di connivenza con la guerra di Bush. La nuova base di Vicenza permetterà al governo Prodi di rivendicare comunque il proprio contributo logistico all'occupazione militare dell'Iraq, nonostante il ritiro delle truppe italiane. Un contributo fondato sulla rapina dei soldi dei lavoratori e delle lavoratrici: non si trovano i soldi per le pensioni, per la sanità e per le scuole, ma ogni anno si regalano alle basi militari Usa in Italia centinaia di milioni di Euro, cioé il 41% dei loro costi operativi, che in base agli accordi con il governo Usa, devono essere pagati dai contribuenti italiani".

"Se qualcuno coltivava ancora qualche illusione sul governo Prodi è ora che si ricreda - sentenzia ancora Fulimeni - non c'è nessun governo "amico" dei lavoratori, non c'è nessun governo "amico" della pace. Il governo Prodi, come il precedente governo Berlusconi, è amico solo degli industriali e dei banchieri, dei loro interessi e delle loro guerre per la conquista dei mercati. Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani cercano di tenere i piedi in due scarpe, da una parte lavorando subdolamente per tenere i rapporti con i movimenti e dall'altro giurando fedeltà al governo e dichiarandone l’insostituibilità.

Parlano da soli i voti, gli avalli, la continuità con le politiche di Berlusconi, pur di difendere Prodi e le proprie poltrone ministeriali e istituzionali. Si tratta di una vergognosa capitolazione, che la loro partecipazione alla manifestazione di Vicenza punta solo a mascherare agli occhi di una base incredula e scossa. A questo punto ci rivolgiamo fraternamente ai tanti militanti onesti e sinceri del Prc, e del Pdci, nauseati e traditi dal proprio partito, per porre loro la necessità di una scelta chiara: o subordinarsi alla svendita o rompere apertamente con i loro apparati. Non è più il momento di platonici dissensi, e' il momento di una netta scelta di campo: o il campo delle missioni di guerra, o la rottura con i partiti di governo. In mezzo al guado non si può stare.”