Quarto appuntamento di "Comicodisera"
| Alla rassegna cabarettistica di San Salvo arriva Fabrizio Canciani
di Luigina Pezzoli

Fabrizio Canciani
Continua a San Salvo, con grande partecipazione di un pubblico sempre più entusiasta, la rassegna di teatro comico & cabaret "Comicodiseta [ridere si spera]". Per il quarto appuntamento giovedì 15 febbraio inizio ore 21:15 al Centro Culturale "Aldo Moro" sarà di scena Fabrizio Canciani con lo spettacolo "Chi ha ucciso il vinile?". Cabarettista e cantautore, Fabrizio Canciani ha frequentato corsi e stages di mimo e recitazione, lasciandosi alle spalle varie esperienze teatrali e musicali di diverso genere. È approdato al cabaret considerandolo come un punto di naturale confluenza dei vari modi di espressione frequentati e si è fatto le ossa e i muscoli (nonché qualcos'altro) su alcune importanti pedane milanesi, come lo Zelig, il Teatro Ciak e il Ca' Bianca. Il suo spettacolo - dal titolo "Chi ha ucciso il vinile?" - prende spunto da una semplice domanda: "Perché gli italiani non cantano più come una volta?".
Un tempo tutti canticchiavano o fischiettavano i motivetti del festival di San Remo, in giro in bicicletta o facendosi la barba. Adesso non è più così, forse questa società è troppo cambiata, è troppo rumorosa, o forse le canzoni di una volta erano più orecchiabili, più adatte ad essere cantate. Eppure le arie e i motivetti accompagnano la nostra vita, sarebbe più semplice e divertente se si usassero le canzonette per celebrare anche "miti" di seconda mano o per raccontare con leggerezza la realtà. E allora Canciani si chiede: chi ha assassinato i miti, i ricordi, il passato? Chi è l'assassino dei nostri sogni giovanili? Chi ha ucciso il vinile... ma anche la fonovaligia, le scritte sui muri, il Garelli o la Graziella. Il suo è un viaggio attraverso cabaret, monologhi, "frottole", parodie e canzoni perché - come faceva dire François Truffaut ad un suo personaggio - "le canzonette più sono stupide e più dicono la verità"; il tutto per cercare di scoprire il colpevole.
Laureato al Dams di Bologna in Storia del Cinema con una tesi su Walt Disney, Canciani ha partecipato alle edizioni 1991 e 1992 del Festival della Satira in note "Qui non si canta a modo delle rane". Ha collaborato anche con diversi giornali come "Per Lui", "Vogue", "Il Giorno" e "Stampa Alternativa". È autore di vari libri umoristici, ma anche di gialli come "La regola della cattura" e "Qualcosa che non resta" , entrambi editi da Todaro. Ingresso: 8,00 euro. Infoline: 0873.346021.
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14/02/2007
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