La professoressa dà il cattivo esempio. E si lascia toccare. Poi smentisce, rinnega, sostenendo che non si sia resa conto, del fatto che, dei ragazzini minorenni la stavano toccando e filmando.

Ovviamente non è un film americano, e non è neanche il Laureato con Dustin Hoffman. È la realtà.

Il fatto è avvenuto un anno fa, a Lecce. Ma solo ora ha fatto scandalo, evidentemente, perché questo è il periodo in cui si parla di video in classe. Sembra che anche la stampa si scagli contro la professoressa, per via del filmato che non lascia spazio ad equivoci, in cui, tra l’altro, appare il suo volto e quello dei ragazzini. Nonostante questa sostenga di essere corsa dal preside, subito dopo l'accauduto.

Jeans a vita bassa, parte della schiena nuda, ed elastico della biancheria intima in vista. Bisognerebbe mettere la divisa anche per insegnare? Forse. Ma se i professori potessero avere la tranquillità di insegnare a dei ragazzi normo-dotati anziché a dei maniaci sessuali forse non si sentirebbe il bisogno di norme simili.

La causa di tutto ciò sarebbe, quindi, ancora una volta, questa balzana società, che educa individui instabili. La televisione, i computer, o forse, famiglie totalmente inesistenti anche quando per le istituzioni sono realmente famiglie. L’educazione del cittadino è questione pubblica, ma non solo.