Non usano mezzi termini Franca Romagnoli, presidente provinciale di Alleanza Nazionale, ed i suoi alleati di partito elpidiense, per criticare le scelte compiute nelle ultime settimane dai Democratici e popolari e per stigmatizzare l’atteggiamento tenuto in due anni e mezzo di alleanza per il governo della città. E’ l’ultima occasione in cui An parlerà del passato, promette la Romagnoli: “Oggi chiudiamo con le spiegazioni ed iniziamo la campagna elettorale. Abbiamo una storia di partito, non siamo nomadi della politica, abbiamo una casa solida a Sant’Elpidio a Mare”.

“I rappresentanti comunali dei Democratici e popolari – attacca la presidente provinciale di An – e non la propria base elettorale, che ancora crede in un progetto diverso per la città, hanno votato contro il sindaco solo per una delega tolta. E’ il peggior atto possibile nella politica. Perché la mozione di sfiducia votata dal proprio interno è un gesto gravissimo. E’ un tradimento. Queste persone hanno smascherato tutta la loro inaffidabilità. Riteniamo che nessuna coalizione possa più fidarsi di loro in futuro”.

Parole pesanti, a dimostrazione di una profonda rabbia per l’epilogo anticipato dell’Amministrazione Martinelli, causato dalla sfiducia votata dagli ex alleati. Ma anche malcontento contro un gruppo che, secondo la Romagnoli, ha avvelenato la politica cittadina. “Assurdo che abbiano votato insieme a coloro (i consiglieri di centrosinistra, ndr) che loro hanno per anni definito con le peggiori frasi, da palazzinari in poi, con offese a livello personale. La politica a Sant’Elpidio non era stata mai tanto avvelenata come da quando queste persone sono sulla scena. Hanno aperto un’epoca di offese, fatta di insulti. E la dignità del sindaco che ha concesso la sua testa per non avallare questi ricatti è una dignità umana di un vero galantuomo della politica”.

Quanto al metodo di trasparenza e partecipazione, punto su cui il gruppo Lattanzi ha sempre criticato la gestione Martinelli, An ha idee ben diverse. “Il metodo di cui hanno parlato per anni era quello di chiedere sistematicamente per loro e chiedere teste altrui: di dirigenti, di dipendenti, di assessori. Fatto gravissimo è quello di vedere sul foglietto la testa di una dipendente ed avere chiesto a voce quella della segretaria. Loro parlano di fascismo. Ebbene, io dico che sistemi totalitari come questi Sant’Elpidio non li ha mai conosciuti. C’è la totale illiberalità".

"Le scuse? - aggiunge ancora la Romagnoli - Io sto aspettando ancora le loro al nucleo di valutazione, che in libertà ha valutato i dipendenti e che loro hanno ritenuto di censurare.Non lo dico io ma lo dice la lettera inviata dai tre professionisti del nucleo”. Dagli esponenti di An vengono poi svelati i retroscena dei rapporti in maggioranza e degli incontri per risolvere le situazioni più delicate. “Il tre novembre a casa mia c’è stata una cena dopo mesi di trattative, tutto era appianato - ricorda la presidente di An - Bisognava solo ratificare tale accordo. Governatori ha mandato tutto a monte in quell’occasione perché la testa di Orsili non era sul piatto e per lui non c’era la delega al centro storico. Tutto ciò con disappunto di qualcuno dei suoi. Si è dovuto rifare tutto da capo. Per due anni e mezzo è sempre stato così. Il loro metodo era quello di chiedere. Noi non abbiamo mai chiesto niente pur essendo il primo partito della coalizione”.

Un rapporto di tensione continua, che si conclude in un sincerio augurio di non aver mai più nulla a che fare con Franco Lattanzi ed il suo gruppo. “Ci auguriamo che la gente metta al bando metodi simili e chi li ha praticati. Chiediamo agli elpidiensi, anche a quelli di sinistra, di vigilare sul ritorno in scena di queste persone. I cittadini che vengono contattati per mettersi in lista chiedano dove va a finire questa gente, perché credo che né a destra, né a sinistra, li voglia nessuno. Il loro elettorato è il nostro interlocutore, perché è un elettorato deluso. I loro rappresentanti in consiglio vanno invece messi al bando. Ci riprenderemo buona parte di quell’elettorato, e la sinistra farà la sua parte”. Insomma An non nasconde gli obiettivi: cancellare dalla scena politica i Democratici e popolari per restituire alla città la possibilità di avere un governo stabile ed un clima corretto tra gli schieramenti.

Non può mancare un riferimento all’attuale tensione con Forza Italia. Rapporti delicati che, si precisa, non riguardano gli azzurri elpidiense, ma i vertici. “Ieri eravamo a cena con il sindaco – ha spiegato ancora Franca Romagnoli – Gli esponenti di Forza Italia erano tutti con noi. La Cdl, An, Forza Italia e Udc, è unita. Il problema sarà solo di formalizzazione”. Tradotto, potrebbe mancare il simbolo Forza Italia, se lo strappo con Ceroni non si ricucirà, ma l’anima di Forza Italia di Sant’Elpidio si riconoscerà comunque in una lista espressione di quell’area politica. Intanto, venerdì sera, all’Auditorium Giusti, assemblea pubblica convocata dall’Unione civica. Dopo gli incontri con la cittadinanza dei Democratici e popolari, il centrodestra si prepara a rispondere, e ad entrare di slancio nella campagna elettorale in vista di maggio. Probabile che le comunali si svolgano il 27 maggio, con eventuale ballottaggio il 10 giugno.