Si apre la stagione di pesca.
| Domenica prossima prende il via il calendario delle specie ittiche da pescare
E’ attesa da circa 13mila pescatori l’apertura della pesca nei fiumi e laghi della regione Marche, prevista per domenica prossima.
In base al calendario piscatorio 2006/07, approvato a dicembre scorso dalla giunta regionale, su iniziativa del consigliere incaricato Lidio Rocchi, è consentita la pesca della trota di tutte le varietà a partire da un’ora prima della levata del sole del prossimo 25 febbraio ad un ora dopo il tramonto del 7 ottobre 2007.
“I tantissimi pescatori sportivi marchigiani – ha precisato Rocchi - attraverso il calendario della pesca, dispongono di uno strumento flessibile di gestione e valorizzazione del patrimonio ittico, che nel contempo risponde alle esigenze determinate dalla loro passione. Un calendario condiviso attraverso la consultazione delle Province e associazioni sportive, che permette di regolare il prelievo delle specie e garantisce il mantenimento dell’equilibrio biologico dell’ecosistema fluviale. Agli amanti di questo sport auguro di passare una buona giornata in ambienti fluviali che consentono di apprezzare pienamente le virtù di una terra unica nel suo genere.”
Le determinazioni della delibera regionale, oltre a classificare le acque interne in A, B e C, le prime due preziose dal punto di vista ittiofaunistico e quindi sottoposte a regime di pesca controllata, stabiliscono gli attrezzi consentiti e anche le misure delle specie ittiche da catturare.
Nel dettaglio i pesci da poter pescare nelle acque interne della nostra regione sono: la trota oltre i 22 centimetri, la trota lacustre, il coregone, la carpa e il luccio oltre i 30, il barbo e il cefalo oltre i 20, il cavedano e la cheppia oltre i 18, la tinca, l’anguilla e il persico trota oltre i 25 e il persico reale oltre i 15.
E’ invece vietata la pesca del luccio sino al 15 marzo, della carpa e della tinca dal primo di giugno al 30 giugno, del persico trota dal primo maggio al 15 giugno, del persico reale dal primo marzo al 30 aprile e della cheppia dal 15 maggio al 15 giugno.
Nelle acque di categoria A è vietata ogni forma di pesca di qualsiasi specie ittica dopo la chiusura della pesca alla trota, mentre in quelle di categoria B, dopo la chiusura della pesca alla trota, è consentito pescare altre specie ittiche fino al 25 novembre 2007, da un’ora prima della levata del sole a un’ora dopo il tramonto per un massimo di cinque capi di salmonidi catturabili giornalmente.
Chi esercita la pesca nelle acque di categoria A e B, oltre alla licenza, deve essere in possesso del tesserino rilasciato dalle Province, dove verranno annotati i pesci catturati.
In base al calendario piscatorio 2006/07, approvato a dicembre scorso dalla giunta regionale, su iniziativa del consigliere incaricato Lidio Rocchi, è consentita la pesca della trota di tutte le varietà a partire da un’ora prima della levata del sole del prossimo 25 febbraio ad un ora dopo il tramonto del 7 ottobre 2007.
“I tantissimi pescatori sportivi marchigiani – ha precisato Rocchi - attraverso il calendario della pesca, dispongono di uno strumento flessibile di gestione e valorizzazione del patrimonio ittico, che nel contempo risponde alle esigenze determinate dalla loro passione. Un calendario condiviso attraverso la consultazione delle Province e associazioni sportive, che permette di regolare il prelievo delle specie e garantisce il mantenimento dell’equilibrio biologico dell’ecosistema fluviale. Agli amanti di questo sport auguro di passare una buona giornata in ambienti fluviali che consentono di apprezzare pienamente le virtù di una terra unica nel suo genere.”
Le determinazioni della delibera regionale, oltre a classificare le acque interne in A, B e C, le prime due preziose dal punto di vista ittiofaunistico e quindi sottoposte a regime di pesca controllata, stabiliscono gli attrezzi consentiti e anche le misure delle specie ittiche da catturare.
Nel dettaglio i pesci da poter pescare nelle acque interne della nostra regione sono: la trota oltre i 22 centimetri, la trota lacustre, il coregone, la carpa e il luccio oltre i 30, il barbo e il cefalo oltre i 20, il cavedano e la cheppia oltre i 18, la tinca, l’anguilla e il persico trota oltre i 25 e il persico reale oltre i 15.
E’ invece vietata la pesca del luccio sino al 15 marzo, della carpa e della tinca dal primo di giugno al 30 giugno, del persico trota dal primo maggio al 15 giugno, del persico reale dal primo marzo al 30 aprile e della cheppia dal 15 maggio al 15 giugno.
Nelle acque di categoria A è vietata ogni forma di pesca di qualsiasi specie ittica dopo la chiusura della pesca alla trota, mentre in quelle di categoria B, dopo la chiusura della pesca alla trota, è consentito pescare altre specie ittiche fino al 25 novembre 2007, da un’ora prima della levata del sole a un’ora dopo il tramonto per un massimo di cinque capi di salmonidi catturabili giornalmente.
Chi esercita la pesca nelle acque di categoria A e B, oltre alla licenza, deve essere in possesso del tesserino rilasciato dalle Province, dove verranno annotati i pesci catturati.
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22/02/2007
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