Il Fermano è indietro nel sociale. A dirlo sono le principali associazioni sindacali, Cgil Cisl e Uil, che hanno elaborato le loro conclusioni sulla base dei dati registrati su anziani, persone non autosufficienti ed altre categorie svantaggiate. Rispetto al resto delle Marche, la spesa da parte degli enti locali è considerevolmente inferiore, ed è per questo che i segretari provinciali chiedono maggiore impegno e risposte serie agli amministratori.

La spesa sociale media degli enti locali per un cittadino fermano è di 135 euro, molto meno rispetto ai 170 di Ascoli Piceno, ai 237 di Ancona e ad altre cifre nelle maggiori città marchigiane che fanno registrare spese medie sempre superiori ai 200 euro.

La proposta per la risoluzione del problema da parte dei sindacati, con particolare riferimento al Comune di Fermo, è quella di abbattere l'aliquota Ici sulla prima casa per i lavoratori in cassa integrazione e in mobilità. Alla Provincia di Ascoli Piceno è stato chiesto invece un osservatorio sui prezzi dei beni a più largo consumo, e per l'integrazione degli immigrati, settore in cui il Fermano conta il 6% della forza lavoro, più delle alte province marchigiane.

Risposte serie insomma, per ultrasessantacinquenni, cassaintegrati, immigrati. Ed un intervento finalmente forte sulla sanità, per ridurre sensibilmente le liste d'attesa e migliorare l'organizzazione territoriale. Un richiamo dai sindacati anche ai costi della politica, con l'auspicio di un impegno forte alla loro riduzione.