Turismo religioso, viaggio nellanima
| LORETO - Convegno Le Marche, sulle vie dei pellegrini tra tradizioni risorse e progetti.
“Al turismo religioso dedicheremo un’attenzione particolare e la capacità progettuale della Regione. Un segmento turistico che esalta le nostre tradizioni culturali e che quindi ben si presta all’obiettivo di fare sistema e di integrare i vari settori socio- economici della nostra comunità”. Sono le parole del vicepresidente della Regione e assessore al Turismo, Luciano Agostini in apertura del convegno “Le Marche, sulle vie dei pellegrini tra tradizioni risorse e progetti” svoltosi a Montorso di Loreto, presso il Centro “Giovanni Paolo II”.
Agostini ha ricordato che negli ultimi dieci anni è stato fatto molto per lo sviluppo del turismo nelle Marche, soprattutto avendo chiaro il concetto che si tratta del secondo motore di sviluppo dell’economia regionale, dopo il sistema delle PMI. C’era l’esigenza – ha aggiunto il vicepresidente- di mettere ordine nell’effervescenza del settore e lo abbiamo fatto con il nuovo Testo Unico, per costruire un modello che tenga in piedi il valore centrale dell’integrazione. Per questi obiettivi il turismo religioso è un profilo strategico anche per legare il pubblico e il privato.
” Il vicepresidente ha poi evidenziato il sostegno alle Regioni ritrovato presso il Governo nazionale- 48 milioni di euro nell’ultima Finanziaria- dopo anni di “oscurità” ed ha anche ricordato la capacità della Regione di “attrarre nuovi mercati, soprattutto dall’Est europeo, ancor più attraverso le nuove rotte che l’Aeroporto Raffaello Sanzio sta includendo nella sua programmazione.”
Al convegno, moderato dal giornalista Maurizio Blasi, hanno partecipato molte personalità, tra le quali i parlamentari Renzo Lusetti, Paolo Mannucci, Maria Paola Merloni, Carlo Ciccioli, gli assessori regionali Gianni Giaccaglia e Loredana Pistelli, il consigliere regionale Marco Lucchetti e il professor Giovanni Morello- presidente del Comitato nazionale V Centenario Basilica di San Pietro- che ha parlato della risorsa dei beni culturali ecclesiastici.
Numerose ovviamente le Autorità ecclesiastiche locali e nazionali, tra i quali Mons.Giuseppe Betori, Segretario generale CEI e Mons. Carlo Mazza direttore dell’Ufficio CEI per la Pastorale del Turismo che nei loro interventi hanno entrambi sottolineato la dimensione spirituale del turismo religioso che mette al centro l’uomo come persona e la ricerca intima di se stessi. Significativa la citazione del mistico medievale Eckart da parte di Mons.Mazza: “ Per quanto lontano tu possa andare non potrai mai raggiungere i confini dell’anima.” Mazza ha anche ribadito i concetti alla base del rinnovo del Concordato firmato nel 1984, nel punto in cui rimarca la collaborazione reciproca tra Stato e Chiesa per l’uomo e il bene del Paese.
“Il viaggio è la metafora della vita, il cammino, il percorso di conoscenza che si compie per crescere – ha rimarcato l’Arcivescovo di Ancona-Osimo , Edoardo Menichelli, ideatore del convegno- ma anche la metafora dell’Uomo di oggi, l’Homo Viator che ha bisogno però di fermarsi a riflettere e di scambiare esperienze positive.
Con il turismo religioso, che è in ogni caso economia viva, si produce cultura e non vagabondaggine stressante. Abbiamo bisogno di unire le forze e in questo la Regione ci ha accolto e ascoltato per costruire una rete di sinergie.” Quindi Mons. Menichelli ha concluso elencando i numeri che faranno del turismo religioso un settore strategico: 3 antiche vie dei pellegrini – La via Lauretana, la via Romea e la via Salaria; migliaia di chiese, 183 Santuari, 25 cattedrali e con cattedrali; 200 chiese romaniche; 40 abbazie benedettine,73 Musei diocesani, 50 grotte eremitiche ed eremi rupestri; 118 centri di accoglienza con 7386 posti letto.
Agostini ha ricordato che negli ultimi dieci anni è stato fatto molto per lo sviluppo del turismo nelle Marche, soprattutto avendo chiaro il concetto che si tratta del secondo motore di sviluppo dell’economia regionale, dopo il sistema delle PMI. C’era l’esigenza – ha aggiunto il vicepresidente- di mettere ordine nell’effervescenza del settore e lo abbiamo fatto con il nuovo Testo Unico, per costruire un modello che tenga in piedi il valore centrale dell’integrazione. Per questi obiettivi il turismo religioso è un profilo strategico anche per legare il pubblico e il privato.
” Il vicepresidente ha poi evidenziato il sostegno alle Regioni ritrovato presso il Governo nazionale- 48 milioni di euro nell’ultima Finanziaria- dopo anni di “oscurità” ed ha anche ricordato la capacità della Regione di “attrarre nuovi mercati, soprattutto dall’Est europeo, ancor più attraverso le nuove rotte che l’Aeroporto Raffaello Sanzio sta includendo nella sua programmazione.”
Al convegno, moderato dal giornalista Maurizio Blasi, hanno partecipato molte personalità, tra le quali i parlamentari Renzo Lusetti, Paolo Mannucci, Maria Paola Merloni, Carlo Ciccioli, gli assessori regionali Gianni Giaccaglia e Loredana Pistelli, il consigliere regionale Marco Lucchetti e il professor Giovanni Morello- presidente del Comitato nazionale V Centenario Basilica di San Pietro- che ha parlato della risorsa dei beni culturali ecclesiastici.
Numerose ovviamente le Autorità ecclesiastiche locali e nazionali, tra i quali Mons.Giuseppe Betori, Segretario generale CEI e Mons. Carlo Mazza direttore dell’Ufficio CEI per la Pastorale del Turismo che nei loro interventi hanno entrambi sottolineato la dimensione spirituale del turismo religioso che mette al centro l’uomo come persona e la ricerca intima di se stessi. Significativa la citazione del mistico medievale Eckart da parte di Mons.Mazza: “ Per quanto lontano tu possa andare non potrai mai raggiungere i confini dell’anima.” Mazza ha anche ribadito i concetti alla base del rinnovo del Concordato firmato nel 1984, nel punto in cui rimarca la collaborazione reciproca tra Stato e Chiesa per l’uomo e il bene del Paese.
“Il viaggio è la metafora della vita, il cammino, il percorso di conoscenza che si compie per crescere – ha rimarcato l’Arcivescovo di Ancona-Osimo , Edoardo Menichelli, ideatore del convegno- ma anche la metafora dell’Uomo di oggi, l’Homo Viator che ha bisogno però di fermarsi a riflettere e di scambiare esperienze positive.
Con il turismo religioso, che è in ogni caso economia viva, si produce cultura e non vagabondaggine stressante. Abbiamo bisogno di unire le forze e in questo la Regione ci ha accolto e ascoltato per costruire una rete di sinergie.” Quindi Mons. Menichelli ha concluso elencando i numeri che faranno del turismo religioso un settore strategico: 3 antiche vie dei pellegrini – La via Lauretana, la via Romea e la via Salaria; migliaia di chiese, 183 Santuari, 25 cattedrali e con cattedrali; 200 chiese romaniche; 40 abbazie benedettine,73 Musei diocesani, 50 grotte eremitiche ed eremi rupestri; 118 centri di accoglienza con 7386 posti letto.
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12/03/2007
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