Era una sera d'estate quando Pietro Ingrao, da bambino, decide che non vuole fare la pipì nel vasino. I genitori insistono ma niente, il piccolo Pietro non demorde. Allora il padre gli promette un regalo, qualsiasi regalo. Il bambino accetta, fa la pipì, poi guarda il cielo e chiede: «Voglio la luna». Ma il padre non può dargliela e il «fanciullino» si arrabbia: «E io rivoglio la piscia mia!»

Nasce così l'ultimo libro di Pietro Ingrao "Volevo la luna". Venerdì 13 aprile, alle ore 17,30, presso la Sala dei Ritratti si terrà la presentazione del libro autobiografico di Pietro Ingrao "Volevo la luna". Durante l'incontro verrà proiettato il video "La luna del novecento - Pietro Ingrao si racconta" realizzato da Giuseppe Buondonno, Marco Marchetti, Diego Marzoni.

All'evento parteciperanno il Presidente della Provincia di Ascoli Piceno Massimo Rossi, il critico letterario Massimo Raffaeli, il giornalista de "Il Manifesto" Loris Campetti, il Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati On. Pietro Folena.

Un'autobiografia che attraversa per intero un secolo di storia italiana, scritta da chi è stato uno dei principali protagonisti di quelle battaglie e scelte che hanno calamitato gli ideali di intere generazioni. La parabola politica di Pietro Ingrao affonda nelle radici risorgimentali della storia d'Italia: il nonno è un garibaldino siciliano, e proprio quella parte d'Italia, arretrata, parafeudale, franta di ineguaglianze, sarà il punto di partenza delle future scelte dell'uomo politico. Nel libro la storia personale corre insieme agli eventi decisivi della storia moderna: l'università, la passione per il cinema (è al fianco di Visconti in Ossessione), la Resistenza, la guerra fredda e il drammatico XX Congresso del PCUS. Seguiranno i fatti d'Ungheria e la spaccatura interna al partito. Pietro Ingrao non esita a fare i conti con se stesso, con lucidità ricostruisce tormenti e dubbi, alla luce di un senso tragico delle responsabilità.