Bambine contese, 11.000 firme per una firma
San Benedetto del Tronto | La raccolta di firme per sostenere la richiesta al ministro Mastella è partita una settimana fa. La sensibilità popolare supera ogni confine e istituzione.
di Adamo Campanelli
Le mamme del comitato insieme alla signora Maria Pia per difendere le sue bambine.
Questa mattina in occasione di una conferenza stampa erano presenti le mamme che hanno costituito il comitato con a capo la mamma delle due bimbe Maria Pia Maoloni, l'Avv. Gabriella Ceneri e l'Assessore alle politiche sociali Loredana Emili.
"Le firme- spiega la Ceneri- saranno presentate la prossima settimana a Roma direttamente al ministro Mastella per chiedere che venga firmata l'autorizzazione ad indagare il padre ed il nonno paterno, in Italia".
L'iter burocratico pero, non è dei più semplici, anche se questa firma permetterebbe senza dubbio di fare più chiarezza sulla vicenda.
Infatti una volta firmata la richiesta il fascicolo tornerà alla Procura di Fermo, e a quel punto potranno iniziare le indagini. Attraverso atti internazionali si potrà accedere al fascicolo presente in Belgio il quale contiene fatti importanti e determinanti per la situazione delle bambine.
La signora Maoloni ha voluto, visibilmente commossa, ringraziare tutti i cittadini italiani che hanno firmato la petizione; l'On Pietro Colonnella, il suo segretario, il dott. Mario Lazzari, il Sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari, l'assessore Loredana Emili, gli amici fedeli, madre e padre, il gruppo sportivo Torrione del Paese Alto e la sua famiglia per la loro disponibilità e la loro determinazione a lottare con lei per proteggere le sue bambine, oltre al suo legale, l'Avvocato Gabriella Ceneri per le sue qualità professionali e soprattutto umane, i media e tutte le persone che l'hanno sostenuta nel suo cammino.
"Prego il Ministro Mastella- afferma la mamma in un appello- di firmare la richiesta depositata dalla Procura di Fermo e che permetterà di continuare ad indagare in Italia. Lo supplico di ascoltare il mio grido di aiuto e di prendere in considerazione la sofferenza delle mie figlie".
In conclusione l'intervento della Emili ha voluto sottolineare come di fronte a questa vicenda non esistano targhe politiche e di come l'interesse dell'Amministrazione sia quello che le bambine abbiano la migliore assistenza possibile.
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13/04/2007
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