Invito al dialogo dal coordinatore comunale della Lista Civica Roberto Canzio.
Teramo | Il presidente DAgostino apra gli occhi sul problema rifiuti e diventi un interlocutore convinto.
di Nicola Facciolini
Mentre si avvicina la svolta, a lungo attesa, risolutiva delle problematiche ambientali dell'ex discarica comunale (Corsu) La Torre (pare che l'ampliamento-messa in sicurezza si farà subito), s'infiammano i discorsi dei teramani sulla tassa Tia-rifiuti aumentata del 50% rispetto al 2006.
Il coordinatore comunale della Lista Civica Roberto Canzio, nel prendere atto della risposta del Presidente della Provincia di Teramo, D'Agostino, intende fare alcune doverose precisazioni sulla vicenda dell'ampliamento della discarica La Torre. "Ritengo che la Provincia abbia commesso degli errori - rivela Roberto Canzio - il più grave dei quali è quello di non aver adeguatamente tutelato l'interesse del proprio territorio. Come lo stesso Presidente dichiara, se è vero che nel Piano provinciale dei rifiuti era stato previsto l'ampliamento della discarica La Torre sulla base di relazioni tecniche, come mai - domanda Canzio - il 29 dicembre 2005, giorno in cui è stato modificato il P.A.I., sono nati presunti ostacoli tecnici?
Come si può mettere in relazione tale modifica con il crollo dei rifiuti, avvenuto a Febbraio 2006, cioè due mesi dopo la famosa variazione; tra i tecnici della Provincia vi sono forse dei veggenti?". "Sono gravissime - afferma il presidente Ernino D'Agostino in replica alle accuse formulate da Chiodi nell'ultimo consiglio comunale - le parole pronunciate dal sindaco di Teramo, e riprese nell'ennesima nota da Roberto Canzio, in relazione al ruolo che la Provincia avrebbe svolto in seno al Comitato tecnico dell'Autorità regionale di bacino".
La Provincia, secondo Canzio, avrebbe "notizie che altri non hanno, e che portano a concludere che non sono crollati i rifiuti ma si è verificata una frana del terreno!". Non solo. "Come si può dimenticare che la richiesta di ampliamento da parte del Comune di Teramo poteva avvenire solo dopo che il Piano Provinciale dei rifiuti - che prevedeva l'ampliamento dal Marzo 2005 - fosse recepito e approvato dalla Regione, e che la sua pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Abruzzo (BURA) è avvenuta il 4 gennaio 2006?". Una spiegazione vi sarebbe, per Canzio. "Forse, confondendo le date, il Presidente D'Agostino dimentica che al 31 Gennaio 2006 erano passati appena ventisette giorni - tempo ragionevolmente necessario per gli adempimenti del caso - e non un anno, come dallo stesso dichiarato!". Per quanto riguarda la famosa riunione del 30 novembre 2005 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino Abruzzese, "nel corso del quale è stato modificato il P.A.I., è opportuno ricordare al Presidente della Provincia - sostiene Canzio - come lo stesso fosse a conoscenza che l'ampliamento della discarica La Torre poteva essere realizzato solo grazie al famoso articolo 16, per cui avrebbe dovuto fare le opportune osservazioni del caso, cosa che - purtroppo - non ha fatto.
Ma come può affermare - domanda Canzio - che <>? Spero che si sia accorto che è stata cancellata esclusivamente la parola "ampliamento", e che non vi è stata nessuna nuova regolamentazione!". Canzio incalza D'Agostino con altri quesiti. "Come può, il caro Presidente, affermare che il Comitato Istituzionale è un organo "tecnico"? Infatti si tratta di un vero e proprio organo politico, poiché ne fanno parte il Presidente della Regione Abruzzo, due Assessori regionali, i quattro Presidenti delle Province e, quale unico tecnico, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino; tali soggetti adottano i piani e le relative misure di salvaguardia. Ma nel confermare quanto da lei dichiarato, e cioè che i Presidenti delle Province non hanno diritto di voto, mi preme ricordarle che la vostra presenza è finalizzata alla presentazione di osservazioni per la salvaguardia e tutela del proprio territorio provinciale di competenza!".
Il Presidente della Provincia D'Agostino sa benissimo a cosa ci si riferisce quando gli viene chiesto se sono state messe in atto tutte le procedure necessarie nel caso di modifiche essenziali alle norme del P.A.I., "e, quindi, sarebbe opportuno, da parte sua, chiarire il tutto ai cittadini teramani. Spero sia d'accordo con il sottoscritto Roberto Canzio che l'aspetto più inquietante in questa situazione è l'accanimento, da parte di qualcuno, nel voler cogliere l'ennesima occasione per fare esclusivamente politica spicciola e demagogica, infischiandosene del problema che si è creato per la collettività teramana; noi della lista civica "Al Centro con Chiodi", e tutta l'attuale amministrazione comunale di Teramo, sin dall'inizio, invece, abbiamo cercato di portare elementi utili che avrebbero dovuto far riflettere e portare ad una soluzione del problema, che riteniamo possa arrivare solo attraverso l'ampliamento della discarica "La Torre", unica alternativa economicamente sostenibile per risolvere la situazione di grave emergenza che si è creata!". Canzio spera che lo stesso Presidente D'Agostino "diventi un interlocutore convinto, e che non si voglia sottrarre ad un eventuale confronto per fare chiarezza su questa vicenda, che ha una notevole ricaduta economica sulle famiglie e sulle imprese teramane".
Il coordinatore comunale della Lista Civica Roberto Canzio, nel prendere atto della risposta del Presidente della Provincia di Teramo, D'Agostino, intende fare alcune doverose precisazioni sulla vicenda dell'ampliamento della discarica La Torre. "Ritengo che la Provincia abbia commesso degli errori - rivela Roberto Canzio - il più grave dei quali è quello di non aver adeguatamente tutelato l'interesse del proprio territorio. Come lo stesso Presidente dichiara, se è vero che nel Piano provinciale dei rifiuti era stato previsto l'ampliamento della discarica La Torre sulla base di relazioni tecniche, come mai - domanda Canzio - il 29 dicembre 2005, giorno in cui è stato modificato il P.A.I., sono nati presunti ostacoli tecnici?
Come si può mettere in relazione tale modifica con il crollo dei rifiuti, avvenuto a Febbraio 2006, cioè due mesi dopo la famosa variazione; tra i tecnici della Provincia vi sono forse dei veggenti?". "Sono gravissime - afferma il presidente Ernino D'Agostino in replica alle accuse formulate da Chiodi nell'ultimo consiglio comunale - le parole pronunciate dal sindaco di Teramo, e riprese nell'ennesima nota da Roberto Canzio, in relazione al ruolo che la Provincia avrebbe svolto in seno al Comitato tecnico dell'Autorità regionale di bacino".
La Provincia, secondo Canzio, avrebbe "notizie che altri non hanno, e che portano a concludere che non sono crollati i rifiuti ma si è verificata una frana del terreno!". Non solo. "Come si può dimenticare che la richiesta di ampliamento da parte del Comune di Teramo poteva avvenire solo dopo che il Piano Provinciale dei rifiuti - che prevedeva l'ampliamento dal Marzo 2005 - fosse recepito e approvato dalla Regione, e che la sua pubblicazione sul bollettino ufficiale della Regione Abruzzo (BURA) è avvenuta il 4 gennaio 2006?". Una spiegazione vi sarebbe, per Canzio. "Forse, confondendo le date, il Presidente D'Agostino dimentica che al 31 Gennaio 2006 erano passati appena ventisette giorni - tempo ragionevolmente necessario per gli adempimenti del caso - e non un anno, come dallo stesso dichiarato!". Per quanto riguarda la famosa riunione del 30 novembre 2005 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino Abruzzese, "nel corso del quale è stato modificato il P.A.I., è opportuno ricordare al Presidente della Provincia - sostiene Canzio - come lo stesso fosse a conoscenza che l'ampliamento della discarica La Torre poteva essere realizzato solo grazie al famoso articolo 16, per cui avrebbe dovuto fare le opportune osservazioni del caso, cosa che - purtroppo - non ha fatto.
Ma come può affermare - domanda Canzio - che <>? Spero che si sia accorto che è stata cancellata esclusivamente la parola "ampliamento", e che non vi è stata nessuna nuova regolamentazione!". Canzio incalza D'Agostino con altri quesiti. "Come può, il caro Presidente, affermare che il Comitato Istituzionale è un organo "tecnico"? Infatti si tratta di un vero e proprio organo politico, poiché ne fanno parte il Presidente della Regione Abruzzo, due Assessori regionali, i quattro Presidenti delle Province e, quale unico tecnico, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino; tali soggetti adottano i piani e le relative misure di salvaguardia. Ma nel confermare quanto da lei dichiarato, e cioè che i Presidenti delle Province non hanno diritto di voto, mi preme ricordarle che la vostra presenza è finalizzata alla presentazione di osservazioni per la salvaguardia e tutela del proprio territorio provinciale di competenza!".
Il Presidente della Provincia D'Agostino sa benissimo a cosa ci si riferisce quando gli viene chiesto se sono state messe in atto tutte le procedure necessarie nel caso di modifiche essenziali alle norme del P.A.I., "e, quindi, sarebbe opportuno, da parte sua, chiarire il tutto ai cittadini teramani. Spero sia d'accordo con il sottoscritto Roberto Canzio che l'aspetto più inquietante in questa situazione è l'accanimento, da parte di qualcuno, nel voler cogliere l'ennesima occasione per fare esclusivamente politica spicciola e demagogica, infischiandosene del problema che si è creato per la collettività teramana; noi della lista civica "Al Centro con Chiodi", e tutta l'attuale amministrazione comunale di Teramo, sin dall'inizio, invece, abbiamo cercato di portare elementi utili che avrebbero dovuto far riflettere e portare ad una soluzione del problema, che riteniamo possa arrivare solo attraverso l'ampliamento della discarica "La Torre", unica alternativa economicamente sostenibile per risolvere la situazione di grave emergenza che si è creata!". Canzio spera che lo stesso Presidente D'Agostino "diventi un interlocutore convinto, e che non si voglia sottrarre ad un eventuale confronto per fare chiarezza su questa vicenda, che ha una notevole ricaduta economica sulle famiglie e sulle imprese teramane".
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13/04/2007
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