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Due nuove comete in arrivo per lo “show” di aprile !

| TERAMO - E' stata recentemente annunciata la scoperta di due comete che potrebbero diventare degli oggetti interessanti da osservare nel mese di aprile anche per gli astrofili dell'emisfero nord, armati di binocolo o telescopio, purchè abbastanza luminosi

di Nicola Facciolini

Non è l’oroscopo, falso e bugiardo somministrato quotidianamente in tutte le salse, a influenzare le nostre vite, ma l’ordine e la simmetria dell’Universo. Lo spazio, ogni tanto, dalle profondità siderali, stilla uno spettacolo che la natura manifesta sulla Terra in portentose esplosioni di lontane stelle morenti (supernovae, scontri tra buchi neri, etc.) o nel passaggio ravvicinato di una cometa. Siamo ancora in attesa della prossima supernova galattica ma in aprile abbiamo il privilegio di ammirare, a debita distanza di sicurezza, ben due astri chiomati, dei quali uno di colore verde.

E' stata infatti recentemente annunciata la scoperta di due comete che potrebbero diventare degli oggetti interessanti da osservare nel mese di aprile anche per gli astrofili dell'emisfero nord, armati di binocolo o telescopio, purchè abbastanza luminosi. Entrambe le comete sono state scoperte dall'Australia.

La prima, denominata C/2007 E1 (Garradd), e' stata individuata dall'astronomo Gordon Garradd la notte del 13 marzo scorso durante la “sky-survey” dell'Osservatorio di Siding-Spring condotta con un telescopio schmidt da 50 cm di diametro e camera CCD, e confermata nelle ore successive da vari osservatori, tra cui quello di Remanzacco (Ud).

L'oggetto, di magnitudine 15 circa, presentava una chioma diffusa di circa 30 arcosecondi di diametro, elongata verso ovest. Secondo le effemeridi potrebbe essere discretamente visibile dall'Italia nel mese di aprile, tramite telescopi di media apertura.

Ma è la scoperta della seconda cometa (provvisoriamente denominata 2007 E2) a suscitare più interesse nella comunità scientifica internazionale. La “cattura” è stata, infatti, annunciata il 16 marzo 2007: l'ha trovata l'astrofilo australiano Terry Lovejoy nella costellazione meridionale Indus, nel corso della sua campagna osservativa, che consiste nel riprendere il cielo con una fotocamera digitale Canon 350D e teleobbiettivo da 200-mm f/2.8. L’ha catturata in 16 esposizioni di 90 secondi ciascuna; il successo (il primo in assoluto ottenuto con una fotocamera digitale amatoriale) di questo bravo astrofilo e' arrivato, dopo alcuni anni di ricerche infruttuose e oltre 1000 campi inquadrati dal 2004, equivalenti a circa 1000 ore tra riprese ed analisi !

La cometa 2007 E2 (Lovejoy), come comunicato al “Central Bureau for Astronomical Telegrams” (CBAT), si presentava moderatamente condensata, senza coda, con una chioma verde di alcuni primi di diametro, ed una magnitudine totale di circa 9,5.

Il 27 marzo scorso la cometa verde ha raggiunto il punto di massima vicinanza orbitale al Sole (perielio) a 163 milioni di km. Non diventerà (forse!) brillante come la cometa McNaught, ma lo spettacolo è assicurato perché pare che scenderà sotto la 7ma magnitudine.
Da una prima analisi sembrerebbe che per gli osservatori del nostro emisfero boreale l’astro chiomato sarà visibile dal 15 aprile, bassa sull’orizzonte, nei cieli del sud-est.

La potremo localizzare con un buon binocolo tra le costellazioni del Capricorno e del Sagittario. Tra il 20 e il 25 aprile, la cometa solcherà velocemente la Via Lattea (la nostra Galassia) attraversando il lembo meridionale della costellazione dell’Aquila. In quelle ore, fino al 26 aprile, la cometa verde passerà anche nel punto di massimo avvicinamento alla Terra (66 milioni di km) , Apr. 24-26) e, per questo, ci apparirà più luminosa. Verso la fine del mese, attraverserà le costellazioni della Lira e di Ercole, rendendosi visibile anche a occhio nudo alle prime ore della notte. Si attendono ulteriori misure astrometriche che possano aiutarci a chiarire la situazione, ma lo spettacolo è assicurato. Buona caccia !

02/04/2007





        
  



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