Le organizzazioni sindacali, nelle more dell’approvazione del bilancio comunale, hanno giustamente manifestato l’esigenza di procedere ad un riordino del fenomeno delle assistenti familiari. Le cosiddette “badanti” il cui numero , anche in considerazione dell’aumento della popolazione anziana, registra un esponenziale incremento. Nell’approvare l’operato dell’assessore Marcucci (che ha annunciato la convocazione delle parti sociali per un confronto sul tema) intendo ulteriormente rammentare che lo scorso 24 gennaio 2007 ho presentato in Consiglio Regionale una specifica proposta di legge avente ad oggetto la “istituzione degli albi provinciali degli assistenti familiari”.

La proposta – in piena sintonia con quanto auspicato dai sindacati - prevede la possibilità per le province di istituire un albo dell’assistente familiare, ampliando così l’offerta dei servizi sociali destinati in particolare agli anziani ed ai disabili con una duplice finalità. Da un lato, fornire uno strumento che faciliti le famiglie, con anziani o disabili, nella ricerca di assistenti familiari qualificati. Dall’altro, quella di sostenere l’inserimento lavorativo di chi offre questo servizio nel pieno rispetto delle norme di legge.

La proposta, tra l’altro, prevede anche che la regione sostenga con appositi finanziamenti i corsi di formazione per gli assistenti familiari da organizzarsi attraverso il coinvolgimento dei centri di formazione delle singole Province.

Ritengo utile, a questo punto, che anche il Comune di Ascoli cerchi di sensibilizzare la Regione circa l’opportunità di una rapida discussione della proposta di legge in questione. In questo senso il gruppo consiliare di AN in Comune – a margine della discussione del bilancio – ha provveduto a redigere uno specifico ordine del giorno. L’approvazione della proposta di legge potrà infatti garantire una prima, concreta risposta all’esigenza palesata dai sindacati nell’interesse dei più deboli.

*consigliere regionale AN