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LineaPelle: tra gli industriali fermani pareri discordi sulla fiera

Fermo | Non serve, è meglio spostarla, è insostituibile: diversi industriali del settore pelletteria del Fermano mostrano opinioni diverse sulla fiera bolognese conclusasi ieri con risultati abbastanza soddisfacenti

Si è conclusa ieri alla Fiera di Bologna LineaPelle, mostra internazionale per produttori di pellami, accessori e componenti, materiali sintetici, tessuti industriali e modelli per calzature. Le presenze hanno registrato un +5% (sul totale il 6% erano italiani, il 4% stranieri, in maggioranza spagnoli ed inglesi) rispetto all'aprile del 2006 ed un -3% rispetto all'edizione invernale dell'ottobre scorso. Nella superficie espositiva di 46.000 mq (l'anno scorso era di 51.000 mq) in tre giorni ci sono stati 23.000 visitatori. In calo però gli espositori. Dal distretto fermano-maceratese ne sono comunque arrivati 120; 72 quelli provenienti dal Fermano.

Non vi ha preso parte con la sua azienda di Torre S. Patrizio Icli Sollini, presidente della sezione accessoristi di Confindustria Fermo che sull'esposizione mostra delle riserve. "La fiera è in decadimento rispetto agli anni passati - ha detto - noi avevamo chiesto agli organizzatori di posticiparla fra la metà e la fine di maggio. Aprile è troppo presto, le aziende sono costrette ad anticipare la produzione di campionari rispetto al gran comparto moda che si espone più tardi a confronto di LineaPelle. In questo modo si danneggiano le industrie locali".

E' dello stesso parere Gianni Santini, titolare della Base Up di Grottazzolina che siede nella Giunta di Confindustria Fermo. Per la sua azienda la fiera ha avuto un buon esito (gli ordinativi del mese di aprile hanno avuto un incremento del +20%), in generale, invece, Santini dice che "LineaPelle non è andata certo peggio dell'anno scorso, però l'edizione di quest'anno ha risentito della concomitanza di fiere imminenti come quelle in Messico, in Brasile, in Cina e in Russia (l'Obuv di Mosca ndr). L'anno scorso - continua Santini -  la fiera andò male perché mancarono i russi che celebravano la Pasqua ortodossa. Quest'anno non c'erano festività ostative, eppure i risulti generali della mostra non sono entusiasmanti. Va rivisto il calendario e fatta una migliore programmazione".

Esalta l'importanza di Lineapelle Paolo Scatasta, titolare della Tsm di Rapagnano e presidente nazionale dell'Unac (Unione Nazionale Accessori e Componenti per calzature), che associa 230 accessoristi italiani. "E' una fiera insostituibile, necessaria per il settore, anche se si sono visti visitatori in meno rispetto alle altre edizioni e qualche stand vuoto"- ha detto. Speriamo che una risposta in termini di maggiore partecipazione di espositori e clienti possa arrivare dall'aver posticipato di cinque giorni le edizioni di aprile e di ottobre 2008".

Intanto fra sabato e domenica i calzaturieri del Fermano partiranno alla volta di Mosca dove lunedì 23 aprile aprirà i battenti (fino al 27 aprile) la 19° edizione della Obuv Mir Kozhi, fiera espositiva di calzature, pelletteria ed accessori. Vi prenderanno parte 114 aziende del distretto fermano-maceratese e 112 del Fermano, iscritte a Confindustria Fermo.

20/04/2007





        
  



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