Replica all' assessore Travanti
Ascoli Piceno | "Il mio intervento dei giorni scorsi, riguardo alla situazione in cui verso il parco di via Vittorio E. Orlando era destinato a porre lattenzione sullo stato di incuria e di scarsa igiene in cui versa quellarea verde".
di Giuseppe Iachetti
Il mio intervento dei giorni scorsi, riguardo alla situazione in cui verso il parco di via Vittorio E. Orlando, non era finalizzato a sollevare una polemica sterile e strumentale, ma come sottolineato già nelle prime righe, era destinato a porre l'attenzione sullo stato di incuria e di scarsa igiene in cui versa quell'area verde, facilmente verificabile da chiunque. E' mia abitudine usare toni pacati, cosa che credo di aver fatto anche in questa occasione, non capisco dunque la replica scomposta e a tratti poco attinente ai fatti dell'assessore Travanti, per cui vorrei chiarire alcuni aspetti del problema evitando di alimentare ulteriori incomprensioni ed equivoci.
Anch'io, come lei, non sono un esperto in tecniche di potatura, mi sono semplicemente limitato a constatare il malcontento e la costernazione di molti cittadini di fronte a certi interventi che oserei definire "troppo energici", sui quali, almeno dal punto di vista estetico, aspetto assolutamente non secondario in questi interventi, ci sarebbe molto da discutere.
Quanto alle accuse di imprecisione e di scarsa informazione che mi rivolge, ritengo che non abbia letto con la dovuta attenzione il mio intervento, nel quale, in primo luogo, non rivolgo nessuna critica di tipo personale né verso il gestore del Bar né tanto meno verso di lei, ma sollevo esclusivamente il problema della cura del Parco rivolgendomi da una parte al responsabile del servizio, dall'altra all'istituzione preposta al controllo ed alla vigilanza sul suo regolare funzionamento, al solo fine di sottolineare che qualcosa non funziona come dovrebbe e che c'è necessità di alcuni interventi correttivi.
Inoltre, non ho mai chiesto né sostenuto la necessità di revocare la gestione dell'appalto all'attuale assegnatario, sul cui lavoro nutro un doveroso rispetto, è evidente però che qualcosa di più fa fatto, magari migliorando gli strumenti di cui dispone qualora questi non risultino adeguati.
Quanto alla situazione del parco, lei sostiene che gode di ottima salute e che la sistemazione e l'igiene del verde siano curate giornalmente con sufficienza e che per tanto non ha obiezioni particolari da sollevare. Io ritengo invece che la realtà sia molto diversa e che forse l'assessore non si reca in quell'area da troppo tempo!!! Quanto ai ratti, mi pare alquanto sorprendente che lei possa affermare che la loro presenza sia la prova tangibile della bontà dell'opera di derattizzazione; diversamente da lei poco mi importa se questi si recano nel parco per mangiare un boccone o per bere un sorso d'acqua, infatti, la cosa che mi preme maggiormente sottolineare è che la loro presenza è incompatibile con quella delle decine di bambini che giornalmente giocano nel parco.
Da quanto lei sostiene, dovrei prendere atto del fatto che i nostri figli debbono abituarsi, giocando tra uno scivolo e un'altalena, alla presenza di qualche simpatica "pantegana", frutto evidente della buona opera di derattizzazione. Ho firmato il mio intervento, sollevando un piccolo, ma importante problema reale che riguarda la vita di tutti i giorni e tocca l'interesse della collettività, un problema preciso e circoscritto con l'intenzione di porvi maggiore attenzione affinché si potesse trovare una soluzione adeguata nel minor tempo possibile.
Trovo ingiustificate le accuse che rivolge a me e al movimento civico che rappresento, quando sostiene che siamo disinteressati al bene della collettività, che strumentalizziamo tutto, che parliamo a vanvera, di essere distruttivi e godere dei problemi degli altri, nonché di non fare nulla per il popolo. Lei sa bene, come lo sanno i nostri concittadini che questo non è il nostro modo di essere e di agire, innanzitutto perché ci sentiamo di appartenere a quello che lei definisce "Popolo", senza sentire la necessità di ergerci ad altre categorie, poi perché il nostro contributo è sempre finalizzato al bene della collettività, poiché altri tipi di interessi non ne conosciamo.
E per dimostrare, se ce ne fosse bisogno, che ciò che ci interessa è solo dare una soluzione a questo problema, le offro la mia collaborazione e la mia disponibilità ad incontrarla nel Parco di via Vittorio E. Orlando per un confrontarci sulle necessità del caso.
Anch'io, come lei, non sono un esperto in tecniche di potatura, mi sono semplicemente limitato a constatare il malcontento e la costernazione di molti cittadini di fronte a certi interventi che oserei definire "troppo energici", sui quali, almeno dal punto di vista estetico, aspetto assolutamente non secondario in questi interventi, ci sarebbe molto da discutere.
Quanto alle accuse di imprecisione e di scarsa informazione che mi rivolge, ritengo che non abbia letto con la dovuta attenzione il mio intervento, nel quale, in primo luogo, non rivolgo nessuna critica di tipo personale né verso il gestore del Bar né tanto meno verso di lei, ma sollevo esclusivamente il problema della cura del Parco rivolgendomi da una parte al responsabile del servizio, dall'altra all'istituzione preposta al controllo ed alla vigilanza sul suo regolare funzionamento, al solo fine di sottolineare che qualcosa non funziona come dovrebbe e che c'è necessità di alcuni interventi correttivi.
Inoltre, non ho mai chiesto né sostenuto la necessità di revocare la gestione dell'appalto all'attuale assegnatario, sul cui lavoro nutro un doveroso rispetto, è evidente però che qualcosa di più fa fatto, magari migliorando gli strumenti di cui dispone qualora questi non risultino adeguati.
Quanto alla situazione del parco, lei sostiene che gode di ottima salute e che la sistemazione e l'igiene del verde siano curate giornalmente con sufficienza e che per tanto non ha obiezioni particolari da sollevare. Io ritengo invece che la realtà sia molto diversa e che forse l'assessore non si reca in quell'area da troppo tempo!!! Quanto ai ratti, mi pare alquanto sorprendente che lei possa affermare che la loro presenza sia la prova tangibile della bontà dell'opera di derattizzazione; diversamente da lei poco mi importa se questi si recano nel parco per mangiare un boccone o per bere un sorso d'acqua, infatti, la cosa che mi preme maggiormente sottolineare è che la loro presenza è incompatibile con quella delle decine di bambini che giornalmente giocano nel parco.
Da quanto lei sostiene, dovrei prendere atto del fatto che i nostri figli debbono abituarsi, giocando tra uno scivolo e un'altalena, alla presenza di qualche simpatica "pantegana", frutto evidente della buona opera di derattizzazione. Ho firmato il mio intervento, sollevando un piccolo, ma importante problema reale che riguarda la vita di tutti i giorni e tocca l'interesse della collettività, un problema preciso e circoscritto con l'intenzione di porvi maggiore attenzione affinché si potesse trovare una soluzione adeguata nel minor tempo possibile.
Trovo ingiustificate le accuse che rivolge a me e al movimento civico che rappresento, quando sostiene che siamo disinteressati al bene della collettività, che strumentalizziamo tutto, che parliamo a vanvera, di essere distruttivi e godere dei problemi degli altri, nonché di non fare nulla per il popolo. Lei sa bene, come lo sanno i nostri concittadini che questo non è il nostro modo di essere e di agire, innanzitutto perché ci sentiamo di appartenere a quello che lei definisce "Popolo", senza sentire la necessità di ergerci ad altre categorie, poi perché il nostro contributo è sempre finalizzato al bene della collettività, poiché altri tipi di interessi non ne conosciamo.
E per dimostrare, se ce ne fosse bisogno, che ciò che ci interessa è solo dare una soluzione a questo problema, le offro la mia collaborazione e la mia disponibilità ad incontrarla nel Parco di via Vittorio E. Orlando per un confrontarci sulle necessità del caso.
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23/04/2007
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