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La "follia" d'autore va in scena al Palacongressi

San Benedetto del Tronto | Centro di Igiene Mentale, uno spettacolo di teatro canzone che ha alternato ironia e riflessione. Tra monologhi, incursioni teatrali e canzoni, l'artista incanta sin dalle prime battute regalando emozioni e sorrisi.

Cristicchi a San Benedetto

Grande attesa ieri sera al Palacongressi di San Benedetto del Tronto per l'artista Simone Cristicchi, vincitore dell'edizione 2007 del Festival di Sanremo con il brano "Ti regalerò una rosa".

Arrivato nel pomeriggio di ieri, ha avuto subito un primo contatto con i fans già nel pomeriggio, presso l'auditorium Comunale, in occasione della presentazione del suo ultimo libro "Centro di Igiene Mentale", un continum di quello che è il suo tour in questi mesi in giro per l'Italia.

Nella data rivierasca c'era un pubblico di ogni età, venuto ad applaudire l'autore di "Ti regalerò una rosa".

Tra monologhi, incursioni teatrali e canzoni, l'artista incanta sin dalle prime battute regalando emozioni e sorrisi. Sullo sfondo una scenografia minimale, cui spicca l'ormai famosa sedia gialla, che Simone si porta dietro da un anno e mezzo.

Basato su canzoni e monologhi, "Centro di Igiene Mentale" è arricchito dai brani del secondo album "Dall'altra parte del cancello", dalle lettere ritrovate nel manicomio di Volterra (contenute in parte nel libro "Centro di Igiene Mentale", edito da Mondadori) e da immagini in parte inedite e in parte tratte dal film documentario che Cristicchi ha ideato e prodotto per raccontare il suo viaggio in quelli che un eufemismo burocratese definisce "residui manicomiali". Simone Cristicchi è entrato sul palco leggendo una lettera che si apre con "Caro fratello Romuano" e si conclude con "firmato Gottardo". Subito dopo hanno fatto il loro ingresso i Gog Magog, due giovani attori che impersonano due psichiatri, impegnati nella discussione sulla necessità di "curare" il paziente (impersonato da Cristicchi) e fargli capire che ha "qualcosa che non va".

Cristicchi resta solo in scena e recita un eccellente monologo, in cui entra nei panni del matto (fa molta impressione la parte in cui il protagonista spiega di chiamarsi da solo al telefono), per poi leggere la lettera a Margherita (nome entrato nel cuore dei fans, per via della citazione in "Ti regalerò una rosa"). Può sembrare uno spettacolo teatrale. Fino a quando non entra in gioco la musica.

Sul video appare Alda Merini, intervistata dall'artista, e la formazione che accompagna Simone (composta da Olen Cesari, Desireè Infascelli, Davide Aru e Andrea Rosatelli) attacca con "La filastrocca della Morlacca". La sintesi di questo articolato e complesso repertorio cerca di offrire uno spaccato attendibile ed equilibrato di tutte le intuizioni fondamentali di Cristicchi: la denuncia delle convenzioni ed il contemporaneo rischio concreto di restarvi tutti intrappolati, la ricerca di un'identità, il rifiuto di finti perbenismi, mode e conformismi e banalizzazioni del reale. La commovente "Angelo custode" entra diretta nel cuore degli ascoltatori. Subito dopo Simone legge da un librone, e racconta la storia delle terapie e delle "cure" applicate fino ai primi del '900 sui pazienti dei manicomi, come elettroshock e psicofarmaci, ma anche il Ritalin (l'anfetamina per bambini). Si torna alla musica con "Che bella gente" nella versione originale dell'autrice Momo per poi passare ad alcune video testimonianze.

Al termine del brano Simone legge le norme di regolamento di un ospedale psichiatrico: parte il video sulle lettere scritte dai pazienti ma mai giunte a destinazione, con un brano di Remo Anzovino in sottofondo. Si torna al teatro.

Il finale è tutto per "Ti regalerò una rosa", che raccoglie l'applauso commosso del pubblico in sala.

29/04/2007





        
  



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Cristicchi a San Benedetto
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Cristicchi a San Benedetto
Cristicchi a San Benedetto
Simone Cristicchi insieme ad una sua piccola fan

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