La notizia dello spostamento, su delibera camerale, degli uffici distaccati di Alba Adriatica della Camera di Commercio di Teramo a Mosciano Sant'Angelo, aveva scatenato il putiferio in tutta la Val Vibrata. Per il consigliere provinciale Rando Angelini di Forza Italia "la chiusura dello sportello albense ha il sapore di una scientifica e metodica azione politico-programmatica per depredare la Val Vibrata già in profonda crisi: a tutto questo scempio, è l'ora di dire basta!".

Le associazioni dei consumatori di Alba Adriatica hanno deciso di scendere in campo a difesa del servizio. Il Comitato di Difesa di Alba ha interessato le associazioni nazionali dei consumatori perché si possa intervenire e bloccare sul nascere la decisione presa dalla giunta, definita "senza nessuna logica strumentale ed economica". Le varie associazioni della Val Vibrata che hanno dato vita alla "task force" ambientale, all'interno della quale operano tutti gli ambientalisti della zona, compreso il Comitato per la salute in Val Vibrata, promettono battaglia contro la decisione della Camera di Commercio.

Gli stessi fanno sapere che se non si recede immediatamente da questa impopolare scelta, si arriverà a forme di protesta accese. Il sindaco di Alba Adriatica Valerio Caserta ha chiamato tutti a raccolta. "Mi aspetto dalle confederazioni, associazioni di categoria, ma soprattutto dai colleghi sindaci della Val Vibrata e dall'Unione di Comuni, una presa di posizione senza equivoci". La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno ad Alba e molti esponenti politici, increduli, stanno prendendo posizione rispetto a quello che viene definito da più parti una incredibile gaffe istituzionale.

"La chiusura della sede distaccata della Camera di Commercio di via Bafile è di per sé agghiacciante" - rivela il sindaco Caserta che ha puntato il dito contro quella pseudo-teramanità che si evidenzia sempre di più ostile nei confronti della pur sempre ricca e produttiva Val Vibrata, nonostante la crisi in atto. "Il nostro territorio - rivela il consigliere provinciale Rando Angelini - è già interessato dalla lenta dismissione del presidio ospedaliero Val Vibrata ad opera della direzione Asl di Teramo, surclassata dalla mancanza di interventi a favore dell'ambiente, vessata dalle nuove tasse dei rifiuti, abbandonata a se stessa per la viabilità sempre disconosciuta, con 16 mila disoccupati al bagaglio, viene ora colpita da quest'ennesima scure politica che i componenti la giunta della Camera di Commercio hanno voluto regalare".

Caserta ha usato parole di fuoco nei confronti dei politici:"La chiusura ha come motivazione l'apertura di uno sportello a Mosciano - attacca il sindaco - tutto ciò si configura come un ennesimo atto di ostilità politica nei confronti della Val Vibrata. La critica più pesante riguarda quella che il sindaco indica come mancanza di educazione istituzionale e correttezza politica, oltre che relazionale l'aver appreso da una lettera la decisione senza una preventiva consultazione o al limite comunicazione verbale. Tutto ciò per Caserta ha il sapore di un vero e proprio attacco politico-ideologico.

"Ho scritto ai sindaci della Val Vibrata, all'ordine dei Commercialisti e ragionieri, ai consorzi industriali, all'associazione costruttori, alle associazioni di categoria e alle confederazioni, al presidente della provincia, perché intervengano immediatamente per bloccare questa inusitata decisione impopolare". Gli fa eco Giammarco Giovannelli vicepresidente della Confcommercio e presidente di Federalberghi: "La leggerezza abbinata a questa scelta frettolosa può essere impiegata anche per l'immediata revoca, che viene chiesta a gran voce. Attacco il metodo e non la forma, visto che neanche il consiglio e le dirigenze sono state informate di quanto deciso. E' grave che di una decisione così importante, presa a nome di una anacronistica Teramanità, venga tenuto all'oscuro il consiglio". Il vice sindaco di Corropoli, Umberto d'Annuntiis di Forza Italia non ha dubbi:"L'operazione della Camera di Commercio di Teramo s'inquadra nel preciso obiettivo di creare un asse Teramo-Giulianova alternativo alla Val Vibrata, un grave errore di valutazione non solo politica ma dal sapore profondamente irrazionale". Il motivo vero per ora sarebbe solo strumentale.

"La Camera di Commercio, proprietaria del 50% dei locali della facoltà di Agraria della zona industriale di Mosciano Sant'Angelo - spiega Giovannelli - a causa anche del pensionamento del responsabile dell'ufficio distaccato di Alba, avrebbe preferito questa soluzione per favorire un risparmio dei costi". Non solo. "Alba e la Val Vibrata rappresentano il 45% del prodotto interno lordo di tutta la provincia - ha ribadito Giovannelli - la giunta è composta da esimi imprenditori, che invece di implementare le attività le riducono, occorre congelare subito la decisione". Caserta non trova giusta la decisione, visto che lo sportello rappresenta un servizio anche per aziende della provincia di Ascoli, al confine con la Val Vibrata. "La nostra unica mobilità attiva!"- ha chiosato in tono scherzoso il primo cittadino albense.