Teramo, Forza Italia: "No alla modifica della legge Bossi-Fini"
Teramo | Secondo i forzisti teramani:"Con l'abrogazione della Bossi-Fini, il governo ha deciso di far entrare, e non come clandestini, tutti coloro che aspirano a vivere in Italia, e questo aumenterà i problemi in modo esponenziale"
di Nicola Facciolini
"Faremo un'opposizione durissima sia in Parlamento sia nel Paese contro il Ddl di modifica della legge Bossi-Fini, approvato martedì scorso dal Consiglio dei ministri: testo criminogeno che non tiene conto tra l'altro del dibattito che c'e' stato in Italia sull'immigrazione negli ultimi 10 anni, nel quale hanno stravinto le posizioni della sinistra radicale, soprattutto per quanto riguarda i Cpt". Forza Italia di Teramo affida a una nota la protesta per la via intrapresa dal centrosinistra per regolarizzare gli immigrati clandestini. "Non si puo' sacrificare sull'altare della stabilita', la sicurezza del Paese.
Perche' con questo disegno di legge, di fatto si favorira' l'immigrazione clandestina con tutto quello che comporta anche in termini di criminalita'. In piu', nel Ddl torna ad affacciarsi la questione del voto amministrativo agli immigrati residenti in Italia da soli 5 anni". Per il cittadino dell'Unione Europea il titolo di soggiorno sarà costituito dall'iscrizione anagrafica presso un comune italiano. Nel decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 30 è stata recepita nel nostro ordinamento la Direttiva CE n. 2004/38 in materia di libera circolazione e soggiorno nel territorio degli Stati membri. L'innovazione, peraltro prevista nella normativa vigente, attiene al titolo di soggiorno, cioè al documento che consente la circolazione ed il soggiorno regolare in Italia: per i cittadini dell'Unione Europea ed i loro familiari, la "carta di soggiorno" è sostituita dall'iscrizione anagrafica presso il Comune italiano di residenza, previo accertamento della dimora abituale e della sussistenza delle condizioni previste dalle norme vigenti sul diritto di soggiorno sul territorio nazionale (esercizio di attività lavorativa, svolgimento di un corso di studio o di formazione professionale, disponibilità di mezzi di sostentamento).
Tutti gli aspetti concernenti le modalità applicative del decreto hanno formato oggetto, il 26 aprile scorso, di un Workshop promosso dal Prefetto Francesco Camerino per approfondire il tema e soddisfare le esigenze manifestate dagli operatori comunali. Ai lavori - caratterizzati dall'apporto conoscitivo e tecnico-operativo del dott. Eugenio Matronola, Dirigente dell'Area 2 Rapporti con gli Enti locali/Consultazioni elettorali della Prefettura nonché dei rappresentanti dell'Ufficio Straneri della Questura e dello Sportello Unico per l'Immigrazione - hanno preso parte gli addetti dei Servizi demografici dei Comuni della provincia.
Il centrosinistra vede in Zapatero un esempio da seguire per tutta una serie di cose: per i Dico, per i matrimoni gay ed ora per l'immigrazione. Perche' invece non prende spunto dal fatto che in Spagna si sta rivedendo tutta la politica sull'immigrazione in chiave molto piu' restrittiva? Su questo aspetto invece la maggioranza tace. Se la maggioranza andra' avanti su questa strada Forza Italia è pronta anche ad usare lo strumento del referendum: l'aver scelto la strada dell'articolo unico che da' una delega praticamente in bianco all'esecutivo, sembra fatto apposta per chiedere il voto di fiducia. La sinistra ritrova una sua compattezza solo quando si tratta di smantellare le riforme della Cdl. Il sospetto fortissimo è che in questo caso la maggioranza vari una legge con la quale tenta di cambiare da sola il corpo elettorale italiano. È un fatto gravissimo che fa venire meno le regole della vita civile e si pone in enorme contraddizione con le dichiarazioni del centrosinistra in cui si afferma che la legge elettorale si deve fare in maniera condivisa. Il sospetto è che il provvedimento punti a dare entro pochi anni il voto amministrativo agli immigrati per poter far conquistare all'Unione quelle vaste aree elettorali del Nord Italia in cui non riesce ad ottenere il consenso dei cittadini italiani. Qualora la legge fosse approvata, Forza Italia promuovera' subito un referendum abrogativo.
La legge Bossi-Fini va in soffitta e viene sostituita da quella Amato-Ferrero: si accantona un provvedimento che, seppur perfettibile, si è fatto carico di risolvere, coniugando solidarietà e rispetto delle regole, un gravoso problema come quello dell'immigrazione, e si dà vita ad una nuova proposta che si fa carico di risolvere i rapporti con la sinistra massimalista e demagogica e di trovare un nuovo bacino di elettori in sostituzione o in aggiunta di quelli vecchi. Una legge che, per un tornaconto presente, mette a repentaglio il nostro futuro. L'esperienza infatti insegna che il percorso di integrazione e di convivenza sociale deve partire dal rispetto dei valori fondamentali e delle regole condivise della nostra società, secondo il principio irrinunciabile dei diritti e dei doveri. "Non basta regolare i flussi, vanno salvati i nostri valori" come dice giustamente Magdi Allam. E invece la legge Amato-Ferrero è un monumento di demagogia, di falsa solidarietà e di buonismo pericoloso per gli equilibri sociali, perché il rischio è quello appunto del rifiuto del "diverso" (il muro di Padova dovrebbe insegnare qualcosa), ma ancor più la discriminazione degli italiani i quali ogni giorno devono fare i conti con le tasse, con il ticket sanitario, con il figlio disoccupato, con il mutuo o l'affitto da pagare. Con tutti i doveri del buon cittadino.
Agli immigrati, la sinistra di governo riserva invece, con un occhio di riguardo, solo diritti: a fronte di un contratto di lavoro per sei mesi gli extracomunitari ottengono un permesso di soggiorno per uno o due anni, rinnovabile alla scadenza, e se qualcuno rimane disoccupato può rimanere in Italia godendo dei benefici delle nostre leggi (ma chi paga?). Gli stessi clandestini, i quali troveranno nell'auto-sponsorizzazione la parola magica per sanare la loro situazione, non vengono espulsi ma accolti nei centri di accoglienza in attesa di essere regolarizzati. E tutti, dopo cinque anni di permanenza, potranno decidere le sorti politiche delle nostre città votando e facendosi eleggere: sì, avranno la possibilità di sedere nei consigli comunali per difendere i propri interessi e per affermare le proprie culture. E può anche capitare che la propria cultura predichi la guerra santa contro gli infedeli, contro i cattolici. Ma questo poco conta. A questo punto, più che scendere in campo, l'opposizione deve scendere in trincea contro una pessima legge che assicura il futuro della maggioranza ma mette davvero a repentaglio quello del Paese. La modifica della legge Bossi-Fini si sarebbe resa necessaria perché i meccanismi adottati hanno favorito lo sproporzionato ingresso degli immigrati clandestini rispetto a quelli regolari, secondo il ministro dell'Interno Amato il quale, in perfetta sintonia col rifondarolo Ferrero, ha pensato bene di risolvere il problema varando un disegno di legge che è una sorta di sanatoria nemmeno troppo mascherata dietro la programmazione triennale dei flussi.
Viene riesumato lo sponsor-garante e viene modificato l'attuale sistema dei Cpt, i centri di permanenza temporanea che furono istituiti dalla legge Turco-Napolitano ma che la sinistra radicale ha sempre classificato come dei lager da chiudere, nonostante siano ritenuti dalle forze di polizia strumenti indispensabili per arginare il dilagante fenomeno dell'immigrazione clandestina. Il governo ha finto di rimediare con la creazione di un triplo circuito: centri d'identificazione aperti, ma "con un congruo orario d'uscita" per gli stranieri che collaborano, identificazione obbligatoria in carcere per gli arrestati, centri di accoglienza solo per chi, in attesa dell'espulsione, non vuole dichiarare la propria identità. Come ciliegina sulla torta, poi, il disegno di legge del governo prevede l'elettorato attivo e passivo per gli immigrati nelle elezioni amministrative, procedure più semplici e veloci per il rilascio dei permessi di soggiorno e documenti regolari, per un anno, anche a chi viene licenziato e cerca un nuovo lavoro.
Con l'abrogazione della Bossi-Fini, il governo ha deciso di far entrare, e non come clandestini, tutti coloro che aspirano a vivere in Italia, e questo aumenterà i problemi in modo esponenziale, perché saranno tanti gli extracomunitari ad arrivare o con lo sponsor o dichiarando fittiziamente di essere in grado di sostenersi economicamente. La sinistra dunque ha varato un provvedimento demagogico, ispirato al terzomondismo catto-comunista, che parte dal presupposto assurdo per cui se in Italia ci sono tanti clandestini, questo andrebbe imputato al fallimento della Bossi-Fini. La verità è che la legge era buona, ma che è stata totalmente boicottata da "ideologi" che hanno riempito di ricorsi la Consulta bloccando di fatto la maggior parte delle espulsioni.
Quando la legge Amato-Ferrero sarà approvata, sempre più clandestini verranno in Italia a cercare lavoro, non lo troveranno e saranno costretti a vivere di stenti o a delinquere. Ed è assolutamente ridicola la reintroduzione della figura dello sponsor, che c'era già nella legge Turco-Napolitano e che si rivelò fallimentare. Il pilastro della legge della Cdl (viene chi ha un lavoro, non chi lo cerca) non andava toccato, e il governo Prodi invece lo ha irresponsabilmente fatto, aprendo le porte a milioni di nuovi potenziali elettori della sinistra e risolvendo la questione degli immigrati clandestini dichiarandoli regolari per legge.
Terano / Forza Italia: "No alla modifica della legge Bossi-Fini: la sinistra apre le porte a milioni di immigrati". Immigrazione: novità per i cittadini dell'UE, annunciati dalla Prefettura.
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30/04/2007
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