Egr. Sig. Sindaco,
già in un’occasione passata ho avuto modo di manifestarle, vis-à-vis, tutto il mio dissenso.

La sua amministrazione – in verità, tradendo ben poche aspettative in questo senso – non ha portato nessuna nuova cultura di governo. In perfetta continuità con le amministrazioni precedenti. Come politico e amministratore era ed è chiamato ad “incidere sulla realtà”, a dare una diversa “programmazione al territorio” che non sia quella che esprimono le varie corporazioni locali e la sommatoria delle piccole clientele di singoli cittadini. Di tanti moralismi passati (anche recenti) all’indirizzo della “vecchia classe politica” (anche locale) non c’è più traccia. È quindi un errore di elettori passati e presenti, aver immaginato il suo partito portatore davvero di un’eccezione morale e di una diversità culturale.

Sono problemi evidentemente che a livello generale e culturale trascendono la portata stessa della sua azione. Ciò che invece direttamente ricade nelle sue competenze è il mantenimento e il miglioramento (dell’esistente) dei servizi erogati dall’amministrazione e del patrimonio della comunità. È, ad esempio, l’oggetto di questa mia lettera ossia lo stato dell’igiene urbana nella nostra città; direi di tutta la manutenzione ordinaria. Scarsa o inesistente persino nelle zone più significative della città e che più direttamente riguardano l’ attività turistica: il centro, il lungomare, il lungoalbula e l’alveo stesso del torrente. Aggiungo ciò che è più vicino al luogo in cui
vivo: l’area adiacente al parco di via Formentini.

Le ricordo infine il nostro basso livello di raccolta differenziata e la necessità di più radicali campagne di derattizzazione. Si deve senza dubbio all’iniziativa di singoli operatori, la qualità migliore del servizio in alcune zone. Così come a persone come loro si deve la funzionalità dei “pubblici servizi” e delle amministrazioni. E’ sufficiente affidarsi ancora una volta alla buona volontà del singolo?