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MiArt 2007

| MILANO - Si è appena conclusa la dodicesima edizione del MiArt, la Fiera Internazionale d’arte Moderna e Contemporanea, mostra-mercato contornata da una ricca serie di convegni, incontri, tavole rotonde ed eventi artistico-culturali.

di Francesca Romana Rinaldi


Si è appena conclusa a Milano la dodicesima edizione del MiArt, Fiera Internazionale d’arte Moderna e Contemporanea, mostra-mercato iniziata il 30 aprile.

In aggiunta ad una ricca serie di convegni, incontri, tavole rotonde, la vera novità del 2007 è rappresentata dai numerosi eventi artistico-culturali del “FuoriMiArt”, ispirati al prossimo a venire “FuoriSalone” (18-23 aprile 2007). Tra gli eventi più rilevanti, inaugurazioni di mostre come “Who do you think you are” e “Yuri Ancarani” presso il BaseB di Milano Bovisa o “Luce negli occhi” di Chiara Dynys presso la Rotonda di via Besana, o ancora “Timer-Intimità/Intimacy” presso la Triennale Bovisa. Eventi non a caso dislocati anche in zone periferiche della città, a sottolineare l’intenzione rischiosa ma necessaria di utilizzare luoghi sempre più distanti dal ridotto centro cittadino come contenitori di arte.

Aldilà delle opere esposte dalle gallerie, fra gli eventi speciali collocati in “Anteprima”, citiamo “Arcipelago Olanda”, uno spaccato della scena artistica olandese con opere ed installazioni inedite create ad hoc per la manifestazione. “The Video e Film Lounge” propone invece una serie di proiezioni video, analizzando l’uso diffuso della pellicola come uno dei fattori di rinnovamento della pratica creativa contemporanea. Non manca una mostra che presenti la produzione di giovani artisti italiani emergenti: “In attesa di giudizio”, con la volontà di promuovere le espressioni artistiche più sperimentali dell’arte contemporanea, offrendo ai nove artisti selezionati la possibilità di presentarsi al mercato e al pubblico di collezionisti.

Dei 15 convegni, incontri e tavole rotonde, particolarmente interessante il dibattito sull’”Arte come motore di sviluppo: progetto per una nuova identità di Milano”, in cui Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune Milano, Philippe Daverio, ex Assessore di Milano nella giunta Formentini, con deleghe alla Cultura, al Tempo libero, all'Educazione e alle Relazioni internazionali, Daniela Benelli, Assessore alle attività produttive della Provincia con delega alla moda, Massimo Di Carlo, Andrèe Ruth Shammah, regista e direttrice del Teatro Franco Parenti e Oliviero Toscani, artista e fotografo di fama internazionale, hanno portato avanti un acceso dibattito sulla necessità di indagare ed investire sulle molteplici identità cittadine.

Tra visioni più o meno ottimistiche sulla possibilità di considerare l’Arte come motore di sviluppo della città, gli intervenuti hanno affermato comunque la volontà di considerare l’arte (contemporanea o meno) come un elemento di sviluppo su cui investire: sarà importante capire se questa possa essere riscoperta direttamente nelle risorse e negli artisti esistenti già sul territorio o se si vorrà trasformare Milano in mera vetrina di iniziative internazionali. I risultati di questa scelta strategica si renderanno visibili nei 2 prossimi anni.

03/04/2007





        
  



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