Ex Colonia Rosa Maltoni Mussolini
| Regno del degrado e dellabbandono: urge un ordinanza del sindaco.
di Alfonso Aloisi
Il degrado della colonia Rosa Maltoni Lussolini
Il degrado in cui versa l’ex colonia E.N.A.M. “Rosa Maltoni Mussolini” fa pandant con l’area ugualmente abbandonata del Golf-Bar. Con l’annunciato rimpasto di primavera si potrebbe anche pensare all’istituzione di una delega al degrado da offrire a chi, nel rimescolamento, perderà un po’ di visibilità.
La colonia marina, realizzata nella seconda metà anni ‘20, era destinata alle vacanze estive dei figli dei maestri elementari (Ente Nazionale Assistenza Magistrale).
La struttura e l’area versano in condizioni davvero pietose e più di una volta l’immobile in questione è stato oggetto di interventi da parte delle forze dell’ordine.
Tossici, ratti, serpi, immondizia e quant’altro albergano nei vari padiglioni della colonia tra l’incuria generale e con l’aggravante di essere al centro ed in prima fila di una zona ad alta densità turistica.
Il recupero della ex colonia ENAM “Rosa Maltoni Mussolini” è inserito al punto n. 1 del programma elettorale dell’attuale sindaco di Giulianova.
Ai primi di dicembre del 2004 il Primo Cittadino aveva assicurato l’inizio dei lavori di ristrutturazione per il 2006. Nulla di tutto ciò si è verificato e le foto che alleghiamo sono una testimonianza certa.
Esiste, però, un momento in cui dalle parole bisogna passare ai fatti. Chiediamo al Sindaco di Giulianova, come è nei suoi “poteri/doveri”, l’emanazione di una “ordinanza sindacale” che ponga fine allo scandalo in atto da anni e che obblighi la proprietà –latitante da decenni- ad effettuare i lavori di bonifica e di ordinaria pulizia per il decoro e l’igiene del sito.
Si potrebbe, inoltre, suggerire all’ENAM di procedere sulla stessa strada percorsa a Marina di Pisa dove un’altra ex colonia estiva “Rosa Maltoni Mussolini” è stata di recente avviata al recupero mediante un progetto di cohousing denominato “COHLONIA” che diventerà un lifepark sul mare, unico in Europa, dove risiederanno appunto in cohousing circa 50 famiglie.
I giuliesi sono stufi di “ammirare” quel monumento alla fatiscenza che sicuramente non è un bel biglietto da visita.
* Libero Movimento Cittadino “Poveri Giuliesi…!”
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04/04/2007
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